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Oltrisarco piena di ratti, Stagni: “Urgono soluzioni, ma Buratti scettica”

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Da alcune settimane la situazione nel quartiere di Oltrisarco è notevolmente peggiorata al punto che molti cittadini hanno segnalato la presenza di ratti attraverso il portale SensorCivico e sui social. La presenza di gruppi di ratti è stata filmata e denunciata in un’area che di giorno in giorno è sempre più grande, da Viale Trento dove c’è il deposito comunale ancora abitato da senzatetto, a Via Roma, Via Claudia Augusta e Via San Vigilio.

I ratti spaventano per la loro pericolosità, essendo portatori di malattie gravi per l’uomo, e non sono affatto graditi dai residenti – dice il consigliere di circoscrizione per Fratelli d’Italia Stefano Stagni – . Un ciclista si è trovato un ratto che gli ha tagliato la strada e gli è poi salito su un piede, chi abita a piano terra li vede fuori dalle finestre e trova le loro feci sul davanzale, chi ha animali o bambini non vive tranquillo“.

Nell’ultima seduta del Consiglio Stagni ha posto il tema alla Dott.ssa Buratti della giardineria, che ha potuto spiegare di essere a conoscenza della questione e che con l’intervento di una ditta specializzata e con il tempo necessario i ratti diminuiranno e torneranno un numero contenuto.






I ratti orami fanno parte della nostra.. cioè ci sono li riusciamo a contenere come la zanzara tigre ma eliminarli sarà impossibile“. Soluzione che non è piaciuta però a Stagni, che la ritiene insufficiente.

La riduzione della presenza dei ratti non tranquillizza i residenti e non garantisce la loro incolumità – sottolinea – e sarà sempre un baluardo per nuovi aumenti e per malattie. Se i metodi utilizzati non bastano ne vengano utilizzati altri, vengano piantumate piante specifiche che li allontanano, vengano installati specifici apparecchi elettronici,  vengano svuotati meglio i cassonetti dei rifiuti, vengano ripulite le strade, il deposito comunale ed il sito di compostaggio. Non siamo più nel medioevo dove è normale la convivenza con specie che possono facilmente essere causa di epidemie di peste e tifo“.



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