Oberrauch non è Babbo Natale, P. Ghizzi: “La favola della ‘beneficenza’ e una Giunta che dovrebbe dimettersi”

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“La Oberalp non ha sede a Rovaniemi e Oberrauch non è Babbo Natale ma la banda Kompatscher non perde occasione di fare figure che il buon Emilio Fede sa cosi bene descrivere…“

Con questo incipit il consigliere di CasaPound Maurizio Puglisi Ghizzi lancia un gentil siluro all’indirizzo della giunta provinciale o meglio, alle recenti e poco prudenti scelte sull’acquisto della partita di mascherine destinate al personale medico e sanitario dell’Alto Adge. Decisioni che hanno portato Palazzo Widmann, se non sull’orlo del poco cauto acquisto, almeno alla figuraccia pubblica.

Scrive Puglisi Ghizzi:

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“All’indomani de ‘Quer pasticciaccio brutto de Palazzo Widmann’ – uno dei tanti – sulle mascherine e presidi acquistati dalla Cina attraverso Oberalp (perchè dalla Cina, perchè attraverso Oberrauch? Di grazia) lo stesso Oberrauch indignato, lo sentiamo da tutti gli organi di stampa prendere le difese dell’operazione e dei coinvolti e dichiarare di aver agito “gratis et amore Dei”.

Verrebbe piuttosto da pensare “excusatio non petita, accusatio manifesta”. Infatti, ci spiega che in fin dei conti ha fatto tutto senza corrispettivo, salvo dichiarare di aver “maggiorato” l’importo, ca. 15/milioni, di un 3% per rischio “di valuta e tasse”.

Ora, caro Babbo Natale Oberrauch, ci racconti che la fornitrice cinese è azienda forte da voi sempre utilizzata, seria tanto da voler un anticipo sulla fornitura, che anticipi il denaro per bypassare la burocrazia nella piena sicurezza sia della fornitura che soprattutto del pagamento della Provincia e paventi un rischio valuta e tasse.

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Rischio valuta… si in effetti in questo breve lasso di tempo in cui hai anticipato i denari, la valuta cinese potrebbe perdere ulteriore valore – non sono un economista ma tant’è, producendo un maggior “utile”. Rischio tasse… ma scusa se hai fatto tutto per beneficenza cosa ti devono tassare? Eventuali tasse sulla merce vanno calcolate – come avrete sicuramente fatto – sul costo della merce.

Insomma 450.000 euro di utile per qualche giorno di telefonate “fuori orario” ed un anticipo di denaro (sicuro a vostro stesso dire) che non rende certo il 3% in giacenza. E la banda Kompatscher paga con i nostri denari. Naturale che un imprenditore faccia il suo mestiere, ma che lo spacci per altruismo no, non va bene.

E ‘Quer pasticciaccio brutto de via W.G Deeg?’ (Ooops il nome della via dove ha sede Oberalp l’ho scaricato da internet, non è ironia ) ovvero le mascherine che a detta di altri produttori sono ‘un pezzo di tenda plissettata, tagliata e cucita male che vale sì e no 10 centesimi’?

Anche qui Babbo Natale Oberrauch ci dice di aver messo in conto il solo materiale – scadente – salvo poi apprendere che ci sono dei costi di magazzino e di consegna (ma a quel prezzo li consegna Mercurio il messaggero degli Dei?) e che comunque al cliente finale costano 17,74 euro per due mascherine, di cui circa 11 restano in saccoccia di Oberalp.

In conclusione, ribadisco che è legittimo che l’imprenditore faccia il suo mestiere ma ripeto, specialmente in situazioni di emergenza come questa, ci risparmi la favoletta della beneficenza, non siamo stupidi anche se la favoletta la avvalla questa Giunta Provinciale, che se avesse ancorché un briciolo di dignità dovrebbe rassegnare le dimissioni“.

Dunque, ricapitolando, la Oberalp non ha sede in Finlandia e Oberrauch non è Santa Claus. E’ legittimo che l’imprenditore faccia il suo mestiere ma la giunta Kompatscher non perde occasione di fare figuracce. Ancora una volta e dopo le richieste (già pervenute) da parte dei giovani Verdi e del Team Koellensperger, quella delle dimissioni sarebbe in definitiva un’ipotesi da non scartare.