Alto Adige
Obbligo vaccinale ultracinquantenni: multe ingiuste per tre giorni di ritardo, Urzì (Fdi): era impossibile prenotarsi prima

Il caso è paradossale e deve fare riflettere. Una signora bolzanina ha fatto la terza dose di vaccino con tre giorni di ritardo e le è arrivata comunque la multa prevista per gli ultracinquantenni che non abbiano ottemperato all’obbligo vaccinale.
Un ritardo frutto del sistema di prenotazione e della prima data disponibile. Sappiamo bene come questo sistema in diversi casi non abbia eccelso per tempi rapidi e velocità di accesso.
Alla signora è già arrivata la raccomandata di comunicazione dell’avvio del procedimento sanzionatorio. Non per non essersi vaccinata, ma per averlo fatto con qualche giorno di ritardo, tre per la precisone, a causa dell’intasamento degli hub vaccinali, in concomitanza con la riduzione della validità della seconda dose da 8 a 6 mesi. Un ritardo che ora rischia di costarle 100 euro, pur avendo fatto la terza dose.
Sulla questione il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Alessandro Urzì ha presentato un’interrogazione urgente per chiedere che la Provincia intervenga sul Ministro della Salute Speranza per trovare una soluzione che eviti un’ingiusta sanzione per chi ha comunque fatto la terza dose come previsto dalla normativa vigente.
“Nel momento della transizione dagli 8 ai sei mesi di validità della seconda dose – scrive Urzì nell’interrogazione – era praticamente impossibile prenotarsi per la dose “booster” e molti cittadini si erano poi rivolti all’open day del 3 febbraio. Ma anche a questi, per un ritardo di soli tre giorni, è arrivata la notifica dell’imminente sanzione. Per evitarla dovranno presentare ricorso, ma con la normativa vigente le possibilità di vedersi azzerata la multa sono ben poche.”
Il decreto-legge 1/2022 ha introdotto l’obbligo vaccinale per chi ha compiuto 50 anni o li avrà entro il prossimo 15 giugno. La sanzione di 100 euro è scattata per chi non si è vaccinato oppure ha eseguito soltanto la prima dose o la seconda senza il richiamo nei termini previsti. La sanzione è notificata dall’Agenzia delle Entrate, a irrogarla è il ministero. Prima dell’avviso di addebito, il cittadino riceve una comunicazione di avvio del procedimento, lettere inviate proprio in questi giorni a diversi cittadini altoatesini.
Così in una nota stampa il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Alessandro Urzì.
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