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Trentino

Nuovo ospedale della val di Fiemme: c’è l’esigenza di porre al centro le esigenze degli utenti

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Nel percorso di progettazione del nuovo ospedale della Val di Fiemme, l’ascolto delle esigenze del territorio è stato centrale. Durante un incontro con gli amministratori locali, tra cui l’assessore Mattia Gottardi e i rappresentanti delle valli di Fiemme, Fassa e Cembra, sono stati presentati i risultati dei sei tavoli tecnici svolti negli ultimi due mesi.

“Questo processo partecipativo sta dimostrando il suo grande valore – ha commentato durante l’incontro l’assessore Gottardi. – Sta permettendo infatti un confronto aperto, trasparente e libero da condizionamenti su un tema che segnerà la storia di questi territori per i decenni a venire.






Una volta tanto non si parte da una risposta precostituita: la scelta della localizzazione del nuovo ospedale arriverà infatti dopo aver approfondito il problema e aver integrato nella decisione i desiderata della valle. Valorizzare infatti le esigenze e le aspettative del bacino di utenza è un elemento essenziale per far funzionare al meglio il progetto del nuovo nosocomio”.

Questi incontri hanno coinvolto professionisti sanitari, esperti urbanistici e associazioni, con l’obiettivo di individuare i criteri migliori per la localizzazione del nosocomio.

Tra le principali indicazioni emerse, la necessità di un ospedale facilmente accessibile, integrato con le strutture sanitarie esistenti e ben collegato al territorio. Inoltre, è stata sottolineata l’importanza di definire il futuro dell’attuale ospedale di Cavalese prima di prendere decisioni definitive sulla nuova struttura.

“La massima condivisione con il territorio per un’opera così rilevante è indispensabile e il processo partecipativo si sta dimostrando la strada giusta per garantirla – ha commentato il presidente della Comunità di Fiemme, Fabio Vanzetta. – La costruzione di un nuovo ospedale è una decisione cruciale per il futuro della nostra comunità. È fondamentale che ogni cittadino sappia che può partecipare a questa scelta.

Solo attraverso un coinvolgimento attivo della popolazione, che ascolti le esigenze e le preoccupazioni di tutti, possiamo garantire che l’ospedale sia un punto di riferimento facilmente accessibile e funzionale per tutti. Insieme, possiamo costruire un sistema sanitario più vicino alle necessità dei nostri concittadini e migliorare la qualità della vita di ognuno di noi”.

Per favorire il coinvolgimento dei cittadini, dal 10 al 12 febbraio si terranno incontri pubblici a Cavalese, Predazzo e Tesero, mentre fino al 28 febbraio sarà possibile inviare proposte online.

Nello specifico: tre momenti di ascolto e confronto che si terranno a partire dalle 20.15 lunedì 10 febbraio al Palacongressi di Cavalese, martedì 11 al Teatro Comunale di Predazzo e mercoledì 12 alla sala Bavarese di Tesero. A ogni incontro potranno partecipare un massimo di 100 persone, previa iscrizione sul sito del processo partecipativo.

Il processo partecipativo viene considerato essenziale per garantire una scelta condivisa e rispondente alle reali necessità della comunità.

 

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