Economia e Finanza
Nuove regole per il commercio in Alto Adige, via libera al disegno di legge
La Giunta provinciale ha approvato oggi (24 settembre) il disegno di legge del nuovo Codice del commercio che adegua la normativa provinciale a quella statale ed europea, semplificando e sburocratizzando, ove possibile, il settore per fornire agli operatori un quadro giuridico certo specialmente in materia di orari dei negozi e regole chiare per le nuove forme di commercio come ad esempio lo street food e il commercio itinerante.
Autorizzazioni, meno burocrazia per i piccoli negozi
Il nuovo testo fa chiarezza specialmente nei settori del commercio su suolo pubblico, delle vendite promozionali e dell’indicazione dei prezzi sui prodotti, facilita l’avvio dell’attività dei negozi di vicinato, quelli con superficie di vendita inferiore a 150 metri quadrati e delle medie strutture di vendita.
Per questi continuerà a valere la SCIA (Segnalazione certificata d’inizio attività) come titolo abilitativo all’avvio dell’attività commerciale, senza la necessità di chiedere un’autorizzazione. Per le medie strutture di vendita fuori dai centri urbani e per tutte le grandi strutture e i centri commerciali viene invece introdotto l’obbligo di autorizzazione.
Il nuovo Codice regolamenta anche il commercio in forma itinerante. Le attuali concessioni per l’occupazione di suolo pubblico restano in vigore fino al 31 dicembre 2020. Entro quella data si spera sia fatta chiarezza a livello statale relativamente al rinnovo delle concessioni di posteggio.
“Anche a livello statale non c’è accordo sulla linea da adottare, e dunque è possibile che l’entrata in vigore delle nuove norme slitti ancora” ha spiegato Achammer. Il disegno di legge stabilisce che i Comuni possano riservare il 5% dei posteggi nei mercati a enti senza scopo di lucro.
Aperture, riacquistare la competenza primaria
Gli orari di apertura e chiusura delle attività commerciali – tranne quelli su suolo pubblico – possono essere liberamente stabiliti dagli esercenti. In tema di liberalizzazioni degli orari, a livello statale si sta discutendo su una limitazione delle liberalizzazioni attualmente in vigore.
La competenza primaria in materia di orari è infatti in capo allo Stato.
“Chiediamo per l’Alto Adige una regolamentazione autonoma in materia, per garantire un’adeguata libertà imprenditoriale e la tutela del tessuto socio-economico locale. In considerazione dell’elevato rischio di spopolamento cui sono esposte le nostre vallate, è di vitale importanza riacquistare la competenza primaria in materia per le Province di Trento e Bolzano attraverso una norma di attuazione da inserire nello Statuto di autonomia” ha sottolineato l’assessore Achammer.
Il ddl approvato oggi dalla Giunta passerà ora all’esame del Consiglio provinciale per la discussione e l’approvazione definitiva della legge.
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