Alto Adige
Nuova ordinanza Covid-19: “Da lunedì scuole riaperte, no a gite scolastiche fino al 15 marzo”

Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha firmato un’ordinanza che integra quella di domenica 23 febbraio, con nuove misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica Covid-19, meglio noto come Coronavirus.
Nell’ordinanza, firmata questa mattina (26 febbraio), si tiene conto dell’unità di vedute di Governo e Regioni circa la necessità di adottare misure tendenzialmente uniformi su tutto il territorio.
“La Provincia di Bolzano – ribadisce Kompatscher – non rientra comunque tra le zone considerate focolaio del virus, per le quali sono previste misure più stringenti“.
Le scuole riaprono lunedì, gite sospese
A partire da lunedì 2 marzo le scuole di ogni ordine e grado riprenderanno regolarmente le lezioni dopo le vacanze di Carnevale, e, scaduta l’ordinanza di domenica scorsa, riapriranno le strutture di assistenza alla prima infanzia, l’Università, la scuola superiore di sanità “Claudiana” e il Conservatorio “Monteverdi”.
Sempre a proposito di scuole, con la nuova ordinanza vengono sospesi sino al 15 marzo viaggi di istruzione, di scambio e di gemellaggio, visite guidate ed uscite didattiche delle scuole, in tutti gli istituti e negli edifici delle pubbliche amministrazioni devono essere esposte le informazioni e il decalogo sulle misure di prevenzione elaborato dall’Azienda sanitaria.
Sempre nelle pubbliche amministrazioni, con particolare attenzione alle strutture sanitarie, nonché in tutti i locali aperti al pubblico, dovranno essere messi a disposizione dei disinfettanti per il lavaggio delle mani. “Non è prevista una limitazione allo svogimento di manifestazioni pubbliche – precisa Kompatscher – ma rimane l’indicazione di attenersi alle misure di prevenzione e alle regole di comportamento già rese note in questi giorni”.
Pulizie straordinarie per i mezzi del trasporto pubblico locale, albergatori e gestori di strutture ricettive debbono comunicare al numero unico di emergenza 112 le persone provenienti dalle aree geografiche definite come “zone rosse” in quanto focolai del virus.
Isolamento per chi proviene dalle zone a rischio
Infine, tutti coloro che negli ultimi 14 giorni abbiano soggiornato nelle aree considerate a rischio epidemiologico dall’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) o nei Comuni italiani dove è dimostrata la trasmissione locale del virus (zone rosse) devono contattare il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria.
L’autorità sanitaria provvederà in questo caso all isolamento domiciliare della persona (divieto di contatti sociali, spostamenti o viaggi) per 14 giorni dall’ultima esposizione. Nel caso in cui comparissero i sintomi influenzali, oltre ad avvisare le strutture sanitarie, alla persona verrà richiesto di rimanere in una stanza isolata dal resto del nucleo familiare con un’adeguata ventilazione naturale in attesa del trasferimento in Ospedale.
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