Nove assistenti sociali su dieci in regione sono vittime di aggressioni

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Intimidazioni, minacce, episodi di stalking e persino danni privati a proprietà o beni.

E’ questo il quadro che emerge dal Convegno organizzato dall’Ordine degli assistenti sociali del Trentino Alto Adige che si è tenuto all’haas Unterland di Egna lo scorso 19 ottobre dal titolo “L’aggressività nei confronti degli assistenti sociali – Dati e riflessioni”.

I dati provengono da una ricerca del 2017 promossa dalla Fondazione Nazionale Assistenti  Sociali e dal Consiglio Nazionale degli Assistenti Sociali sul grado di sicurezza percepita dai membri della categoria.

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L’indagine è stata condotta sulla base delle esperienze raccolte dagli iscritti all’Ordine: circa 20mila sugli oltre 42mila complessivi.

E’ emerso come solo l’11,8 per cento degli assistenti sociali non abbia mai ricevuto nessuna minaccia o aggressione verbale da parte di un assistito.

L’88,2 per cento è stato oggetto di violenza verbale, l’11,2 ha subito danni a proprietà o beni, il 35,8 ha temuto per la propria incolumità o per quella di persone vicine, il 61 per cento ha assistito ad episodi di violenza verbale contro colleghi e il 15,4 ha subito aggressioni fisiche.

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Dai dati riferiti al terzo trimestre del 2017, mille assistenti hanno richiesto un intervento medico in seguito a forme di violenza fisica subita.

Tra i settori più a rischio i servizi di tutela dei minori e i servizi a sostegno degli adulti in difficoltà.