Politica
No all’abolizione delle Circoscrizioni. Urzì annuncia battaglia: “Si passerà il Natale in aula”
“No all’abolizione delle Circoscrizioni con un colpo di mano e senza averne discusso prima a Bolzano, con nessuno. In Consiglio regionale annuncio battaglia con decine di emendamenti. Si passerà il Natale in aula“.
Parole del consigliere provinciale Urzì sulla polemica che torna ad aleggiare in queste ore sulla possibilità di cancellazione dei consigli circoscrizionali nel capoluogo.
“Stiamo parlando di una richiesta avanzata da pezzi della attuale giunta Caramaschi di Bolzano (l’idea era partita da Angelo Gennaccaro) che però ora rischia di approdare in Consiglio regionale attraverso questa giunta regionale: vuole abolire con un colpo di mano le Circoscrizioni, e solo a Bolzano.
Proposta irricevibile. Tanto che la II Commissione legislativa (nella quale purtroppo non siamo rappresentati) ne ha discusso a lungo.
Come consigliere regionale mi attiverò per vigilare, dopo avere già sentito i nostri consiglieri di circoscrizione di Bolzano, con tutti gli strumenti che riconosce il regolamento per evitare che la manovra avviata oggi in Commissione legislativa a Trento possa approdare in aula e possa rischiare di essere approvata anche se i mal di pancia sono già tanti.
Il tema non è abolire le Circoscrizioni, che sarebbero (se ben sfruttate) uno straordinario contributo non solo alla partecipazione ma anche al miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini, ma permetterne un potenziamento e migliore organizzazione. Ma va restituita loro dignità, se si pensa agli ultimi episodi accaduti in quella Centro/Piani/Rencio con la follia politica di presidenti che procedono ad approvare, senza nemmeno la maggioranza dei consiglieri presenti, immaginari ordine del giorno sul tram.
L’idea è anche quella di delega di funzioni da parte del Comune, su tematiche sulle quali le Circoscrizioni possono fare meglio e di più. Verde pubblico, iniziative culturali e ricreative, servizi al cittadino. Con una amministrazione che riconosca dignità all’istituzione e risorse proprie.
Il tentativo maldestro di proporre la loro abolizione alla vigilia delle elezioni vuole di fatto ridurre, proprio ora che il vento del cambiamento si è innescato, gli spazi di democrazia. Attenzione: la norma con la quale le si vogliono abolire è regionale.
Paradossale che l’abolizione sia stata prevista con una legge regionale solo per Bolzano mentre le Circoscrizioni rimarrebbero a Trento.
Insomma, un intervento chirurgico che ancora una volta considera la Regione un luogo dove si possano fare norme ad hoc e differenziate per le due province.
Non ha senso che invece (e va nettamente rivendicato) che in regione si adottino due misure diverse per Bolzano e Trento“.
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