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Neonati uccisi: la procura chiede il carcere per Chiara Petrolini

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La procura di Parma ha presentato appello contro l’ordinanza del Gip che ha disposto gli arresti domiciliari per Chiara Petrolini, la giovane di Traversetolo accusata nel caso dei neonati morti e sepolti nel giardino della sua abitazione.

L’accusa chiede che la ragazza venga trasferita in carcere. Il Gip aveva respinto la richiesta della procura di applicare il reato di soppressione di cadavere, ritenendo invece sussistente il reato di occultamento di cadavere.

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Il procuratore di Parma, Alfonso d’Avino, nel comunicato sull’arresto della ragazza aveva descritto il caso come una vicenda sconvolgente, segnata dalla volontà della donna di impedire la sopravvivenza dei suoi bambini. Secondo il pm, Chiara aveva già deciso che il figlio non sarebbe sopravvissuto al parto, e indizi disseminati durante la gravidanza confermerebbero questa tragica realtà.

Chiara – nelle prime dichiarazioni – aveva confessato di aver seppellito il corpo del neonato nel giardino di casa per averlo vicino a sé. Il comandante dei carabinieri di Parma, Andrea Pagliaro, ha spiegato che, quando si è sospettato di una seconda gravidanza, si è temuto che lo stesso destino fosse stato riservato a un altro bambino.

Il caso, oltre a suscitare sgomento, è difficile da comprendere, con Chiara che appare una figura indecifrabile. La ragazza, che ha partorito in solitudine nel 2023 e poi seppellito il corpo del neonato ripetendo la cosa nel 2024, aveva negato inizialmente la gravidanza, ma aveva successivamente ammesso tutto.

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