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Bressanone

Muser partecipa alla processione di san Cassiano: “Convinzione e coraggio civile per essere cristiani oggi”

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Essere cristiani nel mondo di oggi richiede più che mai convinzione e coraggio, anche coraggio civile. Dobbiamo sapere chi siamo e per cosa ci vogliamo impegnare, senza alimentare paure verso le diversità“: così il vescovo Ivo Muser nella celebrazione di oggi (23 aprile) in duomo a Bressanone che ha preceduto la grande processione di san Cassiano.

La tradizionale processione di san Cassiano, che si svolge a Bressanone e risale a una festa della traslazione delle reliquie datata 1734, viene celebrata sempre la terza domenica del tempo di Pasqua. Il vescovo Ivo Muser ha presieduto la Santa Messa trilingue in duomo a Bressanone, a seguire si è snodata la processione con le reliquie dei santi patroni diocesani Cassiano e Vigilio portate in corteo lungo le vie del centro cittadino prima del ritorno in piazza Duomo per la benedizione finale. La grande processione ha visto sfilare comunità parrocchiali del circondario, bande musicali, associazioni e movimenti ecclesiali.

Ricordando i patroni diocesani Cassiano, il vescovo Muser si è chiesto se oggi le persone vogliano ancora essere e rimanere cristiane: “Essere cristiani oggi richiede convinzione e coraggio, anche coraggio civile. Dobbiamo sapere chi siamo e per cosa ci vogliamo impegnare, anche nell’incontro con persone di altre religioni, culture e visioni del mondo che hanno il diritto di mostrare e praticare pubblicamente la loro religione e le loro convinzioni.

Muser ha rimarcato che “le polemiche e il fomentare le paure non sono un atteggiamento cristiano: non ho nulla contro una moschea in Alto Adige o contro sale di preghiera pubbliche di credenti di altre religioni. Ciò che mi preoccupa è la mancanza di identità cristiana e l’indifferenza al nostro interno. Dimostriamo nella nostra vita personale e anche in quella pubblica e sociale che siamo e vogliamo rimanere cristiani“. Il vescovo ha aggiunto che “non sono gli altri a mettere in pericolo la nostra fede: sta a noi decidere se anche oggi e nella realtà attuale vogliamo diventare, essere e restare cristiani.

Monsignor Muser ha poi definito l’impegno verso il prossimo e il Creato un elemento particolarmente importante della fede: “L’impegno per la tutela della vita umana, l’aiuto al prossimo, il volontariato, la disponibilità a sostenere progetti sociali e caritativi, la condivisione personale e strutturale con chi ha bisogno di aiuto, così come il rapporto attento e rispettoso con il Creato descrivono la dimensione sociale senza la quale la fede non può dirsi cristiana“.

Assieme a Cassiano e Vigilio, il vescovo ha voluto ricordare a Bressanone il beato Josef Mayr Nusser: “La straordinaria personalità di questo cristiano laico arricchisce la comunità dei nostri santi e beati diocesani: con il suo coraggio di essere testimone di Cristo e del suo vangelo, con la formazione della propria coscienza, con il suo impegno caritativo, con il suo NO deciso a Hitler che ci ricorda che solo Dio è il Signore della storia e della vita. Che questo nostro martire diocesano che ebbe il coraggio di opporsi all’idolo della sua epoca ci aiuti a formare la nostra coscienza e a sconfessare le tante mode e i tanti idoli di oggi.”

Solennità dei patroni diocesani il 13 agosto

Mentre è confermata la storica processione di san Cassiano nella terza domenica del tempo di Pasqua, da quest’anno cambia invece la data di celebrazione della solennità dei santi patroni diocesani Cassiano e Vigilio, che viene trasferita al 13 agosto. La richiesta del vescovo era giunta dopo che molti presbiteri e laici avevano fatto presente che la solennità dei patroni diocesani, finora fissata il sabato della seconda settimana di Pasqua, non poteva più essere celebrata adeguatamente viste le mutate condizioni pastorali. Pertanto, la solennità dei patroni diocesani si celebra per la prima volta domenica 13 agosto 2023 in tutta la diocesi; la solennità gode di precedenza liturgica nei confronti della domenica



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