Arte e Cultura
Musei provinciali dell’Alto Adige: il programma 2023
Oltre al tradizionale programma di mostre, visite guidate, conferenze ed escursioni, quest’anno i Musei provinciali dell’Alto Adige propongono nuove mostre temporanee su storia, arte, folclore, turismo, archeologia e scienze naturali nonché eventi in occasione di diversi anniversari dei musei. Una panoramica.
“I Musei provinciali dell’Alto Adige sono luoghi educativi per eccellenza, soprattutto per le nuove generazioni che devono ancora formarsi su vari temi e contenuti. L’offerta è naturalmente rivolta anche a persone adulte che vogliono approfondire la conoscenza delle proprie radici storiche e culturali e comprendere meglio il mondo in cui vivono. I nostri musei parlano quindi sempre un linguaggio comprensibile e per il 2023 hanno in serbo diverse novità“, annuncia il governatore e assessore provinciale ai musei, Arno Kompatscher.
La mostra permanente del Museo Archeologico dell’Alto Adige a Bolzano con la storia di Ötzi sarà accompagnata quest’anno dal 25° anniversario del museo con diversi eventi a fine marzo. A luglio si terrà nuovamente una visita guidata alla cella frigorifera di Ötzi con Oliver Peschel e Martina Tauber, responsabili della conservazione della mummia, mentre ad agosto è la volta dell’Archeoweek. Infine, verso la fine dell’anno, viene inaugurata una mostra temporanea sul tema dell’alimentazione dalla preistoria all’epoca romana.
Il Touriseum – Museo provinciale del Turismo – Castel Trauttmansdorff di Merano, per celebrare il suo 20° anniversario, esce dalle sue mura in due occasioni: da maggio a dicembre, dieci valigie blu presso stazioni ferroviarie e fermate degli autobus raccontano un piccolo pezzo di storia del turismo regionale. La mostra di manifesti “Visitate Merano! La manifesta voglia di ripartenza” invece quest’anno sarà esposta a Castel Trauttmansdorff, ma anche all’Accademia di Studi Italo-Tedeschi di Merano; mette in luce la ripartenza turistica della città termale di Merano dopo la Prima Guerra Mondiale e prevede una serie di conferenze sul tema. La terza mostra ” We need you!” nella rimessa del castello presenta le cause e le strategie contro la crescente carenza di personale e fa un confronto tra oggi e ieri.
Il Museo Provinciale Miniere nelle sue quattro sedi di Monteneve, Ridanna, Cadipietra e Predoi con il Centro climatico presenta la storia dell’attività mineraria di Monteneve e in Valle Aurina ed, attraverso mostre, conferenze, visite guidate, l’evento “Sfide dei minatori” e la Giornata delle leggende, racconta la vita e il lavoro delle persone che ruotavano attorno alle miniere. Sono previsti anche diversi eventi in occasione del 30° anniversario della sede di Ridanna e del 20° del Centro climatico di Predoi. Da agosto a ottobre, il granaio di Cadipietra ospiterà inoltre una mostra temporanea sui merletti in Valle Aurina ed il legame storico-sociale tra artigianato e miniere.
Il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige a Bolzano propone nuovamente conferenze, escursioni, workshop e visite guidate per tutte le età sui temi della biodiversità, dei cambiamenti climatici, della zoologia, della botanica e della paleontologia. Da metà marzo presenta inoltre la mostra “Sulle tracce del supervulcano“. Il Planetarium Alto Adige di San Valentino in Campo invece (che a luglio festeggerà i suoi dieci anni di attività) fino a giugno presenta i temi astronomici principali nella mostra “Astronomia per tutti“; nell’ambito del progetto Planetarium “on tour”, inoltre raggiunge le scuole, che lo desiderano, con un planetario mobile.
Al Museo provinciale degli usi e costumi di Teodone, un museo a cielo aperto con una casa padronale barocca, masi, laboratori artigianali ed orti, tornano le Giornate di attività, le dimostrazioni di artigianato e la giornata tematica sul lino, mentre il Museo provinciale della caccia e della pesca – Castel Wolfsthurn a Mareta nella mostra “Di signori e capigliature. Storia delle acconciature del XVIII e XIX secolo” racconta di parrucche incipriate, ricci elaborati, tagli corti e di come le acconciature sottolineassero lo status sociale e la personalità di chi le portava; il Museo provinciale del Vino di Caldaro, invece, propone degustazioni di vino e la Giornata del Vino.
Il Museum Ladin nella sua sede di San Martino in Badia, il Museum Ladin Ciastel de Tor, trasmette la cultura delle oltre 30.000 persone ladine, mentre il Museum Ladin Ursus ladinicus di San Cassiano è dedicato all’orso delle caverne preistorico e alla geologia delle Dolomiti. Al programma tradizionale quest’anno si aggiunge una mostra di disegni di Markus Vallazza dal ciclo “Le donne di Fanis” a maggio, le esposizioni dei due premi d’arte ladini Trienala Ladina e Richard Agreiter in estate e una retrospettiva di Guido Anton Muss da fine agosto con opere d’arte in bronzo e legno e alcuni gessi degli anni tra il 1968 e il 1999.
Da metà marzo a inizio giugno, il Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano – Castel Tirolo presenta una mostra su vedute del castello e su come si sia sviluppata la pittura paesaggistica nel XIX e XX secolo. Un’altra mostra invece presenta l’altare di Castel Tirolo, una delle opere d’arte sacra più importanti del Tirolo, donata alla cappella di Castel Tirolo dai primi Asburgo intorno al 1370 e rimasta lì fino al 1810 circa. In occasione della mostra i suoi pannelli tornano per la prima volta in Tirolo. Nel mastio, infine, il curatore Heinrich Schwazer presenta una mostra sullo scultore Arnold Holzknecht. Nella Cappella di Santo Stefano a Montani di Sopra, nei pressi di Laces, amministrata da Castel Tirolo, invece si terrà una giornata di porte aperte nell’ambito della “Giornata del Monumento” per attirare l’attenzione sul suo restauro.
Da marzo fino all’inizio di giugno, il Forte di Fortezza presenta la mostra in collaborazione con l’Associazione Unika in Val Gardena “Unika – ospite nel Forte di Fortezza“, a maggio il Water-Light Festival Bressanone in collaborazione con Museion e l’Associazione turistica di Bressanone nonché l’8 luglio il Jazz Festival Alto Adige. Infine, da luglio a metà novembre, sarà allestita una mostra congiunta con il Museo Eccel Kreuzer su opere di Peter Fellin e di artiste ed artisti che si confrontano con il lavoro del pittore meranese e creano nuove opere; nell’ambito di questa mostra si terranno anche colloqui d’arte con musica e rappresentazioni performative.
Il Museo Eccel Kreuzer sotto i portici di Bolzano, con oltre 1.500 opere di più di 300 artisti ed artiste provenienti dall’Alto Adige, dal Tirolo e dal Trentino, dal 18 febbraio al 15 settembre presenta una mostra temporanea di dipinti di paesaggi della collezione del museo e, a partire dall’autunno, una mostra di dipinti e sculture di artiste ed artisti contemporanei della collezione.
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