Politica
Mozione per sospendere l’assistenza economica a chi delinque, maggioranza spaccata, Galateo (FdI): non decidere è inaccettabile
Maggioranza spaccata oggi in aula sulla mozione di Fratelli d’Italia che chiedeva alla Giunta provinciale di individuare interventi concreti e risolutivi in grado di incidere sulle misure di sostegno prevedendo l’impossibilità di accedere all’assistenza economica provinciale o la revoca della stessa per coloro che commettono reati che destino particolare allarme sociale.
Favorevole la Lega, contraria la Volkspartei. La mozione alla fine è stata respinta con 10 voti a sostegno e 21 avversi.
“Oggi in Alto Adige – ha detto il consigliere Marco Galateo – stiamo dando contributi a persone che non si comportano bene secondo la legge. Ci sono persone dedite allo spaccio di droga o al consumo assiduo di sostanze stupefacenti o con problemi di alcol o che hanno un atteggiamento contrario al vivere civile, non dobbiamo metterli nella stessa graduatoria per il sostegno economico di chi invece si comporta bene.
E’ giusto sostenere chi ne ha bisogno, ma con un criterio premiante per chi si comporta bene. Oggi vediamo famiglie con più figli ed un unico reddito che fanno fatica ad arrivare a fine mese o attendono anni per un alloggio sociale, scavalcati in graduatoria da chi reddito non ne ha perché se lo procura in nero con il malaffare. E’ inaccettabile.”
“La parte dispositiva – ha ricordato in aula Galateo – è un assegno in bianco che consegno alla giunta perché possa decidere lo strumento pratico per come intervenire magari con dei progetti diversi a sostegno di categorie di persone che hanno o hanno avuto dei problemi con la legge, magari con il coinvolgimento degli assistenti sociali o magari tramite progetti per favorire l’integrazione o il recupero di persone che hanno problemi legati alla tossicodipendenza o all’abuso di alcol o altre sostanze.
Non approvare questa mozione però significa non voler decidere niente e questo non è accettabile” – ha concluso l’esponente del partito di Giorgia Meloni.
La Provincia di Bolzano concede a chi non dispone di un reddito sufficiente un aiuto finanziario oltre a consulenza ed assistenza per il superamento della situazione di bisogno. Tra le principali misure di sostegno vi è il “reddito minimo di inserimento” una prestazione con finalità di garantire alle persone, impossibilitate a provvedere al mantenimento proprio e del proprio nucleo familiare il soddisfacimento dei bisogni fondamentali di vita, analogo al reddito di cittadinanza previsto a livello nazionale. Le prestazioni sociali e di sostegno hanno prevalentemente un carattere di temporaneità.
“Di fronte all’escalation di violenza e di atti di criminalità che stanno colpendo con sempre maggior frequenza anche il nostro territorio è necessario cambiare passo e smettere di erogare contributi e sussidi a chi delinque ed a chi non si attiene alle norme di civile convivenza.
Continuare a farlo è sbagliato perché ci rende complici di comportamenti che ledono tutta la società e alimentano un clima di insicurezza nella popolazione. Ci deve essere un criterio di premialità per chi si comporta bene ma, dall’altra parte, anche sanzioni pecuniarie, la mancata erogazione di aiuti o la non assegnazione degli alloggi sociali per chi non rispetta le regole” – la chiosa dell’esponente di Fratelli d’Italia.
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