Arte e Cultura
Mostra “C’era una volta… Bolzano” dal 1° luglio a Castel Mareccio

Nella torre di Castel Mareccio, Bolzano raccontata attraverso le cartoline dal 1° luglio 2021. Attraverso una ricca collezione di cartoline, acquistata dalla Fondazione Castelli, possiamo ripercorrere la storia della città di Bolzano e la vita di un tempo.
Dalla nascita della cartolina alla collezione Gaetano Sessa
La nascita della cartolina risale al 1865 e si deve a un funzionario delle poste tedesche il quale ritenne che il progresso dei mezzi di comunicazione necessitasse di semplicità e brevità che la lettera non poteva offrire. La prima cartolina venne spedita in Austria nel 1869 e, fino all’era di sms e social, fu testimonianza di piccoli e grandi viaggi: poche righe per raccontare una vacanza, un luogo, qualche aneddoto.
Bolzano e il turismo
Nel corso dell’800 a Bolzano ebbe inizio il turismo in senso moderno: vennero quindi create bellissime passeggiate e diverse strutture al servizio degli ospiti. Intorno al 1913 in città ve ne erano addirittura un centinaio! Non solo, ma all’inizio del secolo scorso Bolzano si pose all’avanguardia anche nella valorizzazione turistica dei dintorni attraverso l’inaugurazione di numerose funivie, funicolari e ferrovie a cremagliera. Quella del Colle fu ad esempio la prima abilitata al trasporto di persone e azionata elettricamente. Oggi molti degli hotel non esistono più, purtroppo abbattuti tra gli anni ’60 e ’70. Altri hanno cambiato la propria funzione. Allo stesso modo sono stati soppressi diversi dei mezzi di trasporto che portavano gli escursionisti nei dintorni della città.
Bolzano durante l’ultima guerra
Bolzano ha cambiato il proprio aspetto in particolare durante l’epoca fascista: nel 1925 il comune di Gries è stato annesso alla città e un decennio più tardi è iniziata la realizzazione di nuovi quartieri in seguito all’apertura della zona industriale. I bombardamenti degli anni quaranta hanno inoltre danneggiato il centro storico con le sue chiese e monasteri di epoca medievale. Alcune di queste sono andate distrutte come S. Nicolò presso il Duomo, o la Chiesa di S. Osvaldo, con la quale sono andati persi anche alcuni affreschi di scuola bolzanina.
La torre di Castel Mareccio
Dalla torre di Castel Mareccio è possibile avere una visione a 360° della città e dei suoi quartieri. Spostando lo sguardo dalle cartoline esposte al panorama circostante il visitatore potrà quindi osservare lo sviluppo della città e i suoi mutamenti nel tempo.
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