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Val Venosta

Minaccia e prende a pugni il capotreno, 33enne rumeno denunciato dai carabinieri

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I carabinieri di Malles Venosta assieme a quelli della Stazione di Prato allo Stelvio hanno denunciato uno straniero per violenza, minaccia, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e porto di oggetti atti a offendere.

Si tratta di un 33enne rumeno senza fissa dimora già noto alle forze dell’ordine, che lo scorso maggio aveva tenuto un analogo comportamento a Mestre (VE) a bordo di un bus per il trasporto locale urbano.

Due pattuglie sono dovute intervenire al capolinea della linea ferroviaria, a Malles Venosta, dopo che il macchinista di un treno regionale Merano-Malles aveva chiesto aiuto al numero unico europeo di pronto intervento.

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L’uomo, verso le cinque meno venti del pomeriggio, arrivato al capolinea, ha informato i passeggeri che dovevano scendere dal treno. Uno di essi però è rimasto seduto. Allora il capotreno, pensando che non avesse sentito o capito, si è avvicinato e glielo ha ripetuto.

Il soggetto in questione – si legge in una nota dell’Arma – un energumeno barbuto di quasi due metri di altezza, si è alzato e ha messo le mani addosso al ferroviere, colpendolo con un pugno. Poi è indietreggiato e ha iniziato a insultarlo e a minacciarlo di morte, con epiteti anche contro la madre. Quindi di nuovo, lo ha spinto e minacciato“.

Il capotreno, visto che l’aggressore aveva un coltello si è subito allontanato e, una volta fuori dal mezzo ha telefonato al 112 riferendo l’accaduto.

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Dopo essere stati insultati, i militari hanno identificato e perquisito il soggetto, trovandogli addosso un coltello da cucina. Portatolo in caserma, lo hanno denunciato per i reati di violenza, minaccia, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e porto di oggetti atti a offendere.

Gli addetti del servizio ferroviario, svolgendo un servizio per la collettività, sono giuridicamente annoverati tra gli incaricati di pubblico servizio e pertanto tutelati dalla legge penale come i pubblici ufficiali. Ingiuriare, minacciare o aggredire un controllore, un bigliettaio, un conducente è una condotta punita con la reclusione“, conclude la nota.

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