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Economia e Finanza

Migliorano le stime del Pil in Italia, recuperate 120 mila unità lavorative

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L’Italia ha tanta voglia di ripartire”: è con queste parole che il Presidente del Consiglio, Mario Draghi racconta di un Paese in ripresa.

A confermare la tendenza positiva già dal primo trimestre di quest’anno è l’ISTAT, l’Istituto nazionale di Statistica che, rivalutando le stime, calcola un aumento dello 0,1% del PIL relativo ai primi tre mesi del 2021, rispetto agli ultimi tre del 2020.

Anche la perdita, inferiore rispetto al 1,4% comunicato ad aprile migliora, stabilendosi a -0,8% rispetto al primo trimestre del 2020. Con questi numeri, secondo l’ISTAT, anche se nei tre mesi successivi al primo, il prodotto interno lordo non crescesse, la variazione conquistata dal 2021 arriverebbe al +2,6%.






Anche il mercato del lavoro registra qualche segnale di ripresa rispetto al mese di gennaio. Nonostante a febbraio 2020 gli occupati erano oltre 800 mila in meno, con un tasso di occupazione più basso di quasi tre punti percentuali, ad aprile 2021 si registra un aumento degli occupati di 120 mila unità.

Inoltre, sempre nel mese di aprile 2021, le persone in cerca di lavoro risultano in forte aumento, circa 870 mila unità in più rispetto ad aprile 2020. Nonostante i numeri timidamente positivi, il problema italiano si ferma proprio sul mercato del lavoro e sul proteggere le persone che lo perdono.

Per questo, il Segretario generale della Ggil, Landini sostiene che ”proseguire con il blocco dei licenziamenti è una cosa intelligente e non un regalo”. Secondo Landiniinfatti, a sostenere l’alto numero di disoccupati  è la troppa precarietà degli ultimi anni, che ad oggi si trasforma in un ulteriore calo dei posti di lavoro.

I dati dell’Eurozona confermano che l’Italia è uno degli Stati che ha subito maggiormente le conseguenze economiche del Covid. Il report ad aprile registra un calo della disoccupazione complessiva all’8% rispetto all’8,1% di marzo, ma un aumento rispetto al 7,3% di aprile 2020. In questa fase è quindi importante lavorare sugli investimenti, quelli nel settore pubblico in particolare, visti i tagli imposti negli ultimi anni.

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