Microchip e sterilizzazione dei gatti di proprietà: Pegoraro lancia l’idea dell’Open Day

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“Sono contenta sia stata accolta dall’Assessora Rabini la mia richiesta di valutare un OPEN DAY, allo scopo di indurre i proprietari a microchippare e sterilizzare i  propri gatti“.

La proposta è della consigliera comunale di Oltre-Weiter, Barbara Pegoraro.

“Molti proprietari non sterilizzano i propri animali perché non hanno le informazioni adatte per decidere in tal senso o si basano su luoghi comuni che non hanno nessun riscontro scientifico.

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Ma fra tutte le motivazioni, il costo dell’intervento è quello che incide maggiormente sulla scelta del proprietario di non sterilizzare il proprio animale anche se la castrazione e la sterilizzazione sono scelte corrette da un punto di vista comportamentale.

Per i maschi, si possono evitare moltissimi comportamenti legati alla riproduzione come aggressività verso gli altri  maschi (in particolare se non castrati), fughe da casa in cerca di una femmina per l’accoppiamento (a volte anche procurandosi ferite per riuscire a evadere).

Per la femmina comporta invece molti aspetti positivi sia per la sua salute e il suo benessere sia per l’ambiente domestico; previene cucciolate indesiderate e può eliminare o ridurre il rischio di sviluppo di alcuni tumori, compresi quelli mammari, ovarici e uterini“.

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Il microchip ha le dimensioni di un chicco di riso e contenendo i dati di riconoscimento del gatto, permette non solo di identificarlo ma anche di ritrovarlo in caso di smarrimentoo per rintracciare i proprietari in caso di morte.

“Un’iniziativa importante che contribuirà anche ad arginare il proliferare di colonie feline ‘incontrollate’ nel momento in cui i gatti di proprietà si trovano ad interagire con le popolazioni feline randagie determinando gravidanze portatrici talvolta di potenziali malattie. 

Iniziativa che già diversi comuni italiani hanno ritenuto di promuovere assumendosi totalmente l’onere economico di tale operazione, tutelando così igiene pubblica e lo stesso benessere  degli animali”, conclude Pegoraro.