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Alto Adige

Meteo in Alto Adige, nel 2018 caldo e pioggia sopra la media. In alcune valli è stato l’anno più caldo dal 1850.

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Il 2018, dal punto di vista meteorologico, va in archivio come uno degli anni più caldi di sempre.

In alcune zone, come ad esempio la val d’Adige, si è trattato addirittura dell’anno più caldo dall’avvio delle rilevazioni, ovvero dal 1850.

In media, secondo i dati del Servizio meteo della Provincia di Bolzano, si sono registrate temperature comprese tra 1 e 1,5 gradi al di sopra della media di lungo periodo, e in 10 dei 12 mesi dell’anno (le uniche eccezioni sono state febbraio e marzo) i valori della colonnina di mercurio sono stati particolarmente elevati.






Il picco di caldo si è registrato il 1° agosto a Bolzano, con ben 37,8 gradi, mentre dall’altra parte sono da segnalare i -23,6 gradi del 28 febbraio a Monguelfo.

Tanto sole, dunque, nel 2018, ma anche tanta pioggia, in maniera particolare in val Venosta e alta val d’Isarco: a Silandro e Vipiteno, infatti, si sono registrate precipitazioni del 20% superiori alla media di lungo periodo.

L’evento meteorologicamente più rilevante, ovviamente, è stata l’ondata di maltempo che ha colpito l’Alto Adige a fine ottobre provocando enormi danni soprattutto nei boschi.

Meteo 2018, mese dopo mese – Molta neve a gennaio: nella notte tra il 22 e il 23 si è raggiunto il grado 5, il più alto della scala, dell’allerta slavine, e a Vallelunga, in alta val Venosta, dove era caduto fino a un metro e mezzo di neve, numerose valanghe hanno isolato alcune zone abitate. Il mese più freddo è stato febbraio, a causa di un fronte siberiano, e anche a marzo le temperature sono state sotto la media.

La primavera, invece, è scoppiata nella seconda metà di aprile, con valori quasi estivi oltre i 25 gradi. Caldo ma anche tanta pioggia in maggio, temperature sopra la media anche a giugno, mentre a luglio si sono verificate alcune grandinate, come quella del 5 nella zona del lago di Caldaro.

Curioso, invece, quanto accaduto in agosto: il mese è iniziato con un caldo torrido, ma il 26 in Alta Pusteria si sono avute addirittura le prime nevicate. Tanto sole e poca pioggia da settembre sino a fine ottobre, dove però si è verificato uno degli eventi meteorologici più importanti nella storia dell’Alto Adige.

Un’area di bassa pressione insolitamente forte proveniente dal Mediterraneo ha provocato tre giorni di maltempo con enormi precipitazioni (200 litri di pioggia per metro quadrato con punte di quasi 400 litri a Sesto Pusteria). I danni principali, soprattutto nelle foreste e nei boschi, sono stati però provocati dal vento, che localmente ha superato i 120 km/h abbattendo 1,5 milioni di metri cubi di legname.

Decisamente meno turbolenti, ma anche piuttosto miti rispetto al solito, i mesi di novembre e dicembre. Per quanto riguarda la neve, precipitazioni di una certa consistenza solo lungo la cresta di confine.

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