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Merano: tante buone ragioni per una città più verde

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Parcheggi drenanti, pergole rinverdite, tetti verdi estensivi, siepi miste: sono solo alcune delle soluzioni basate sulla natura che, oltre ad avere funzioni estetiche e ricreative, contribuiscono a mitigare l’inquinamento ambientale, a migliorare il microclima della città e a mantenere la biodiversità.

Di queste soluzioni e delle linee guida per la progettazione del verde urbano si è parlato nel corso di una recente serata informativa organizzata dal Comune di Merano nell’ambito del progetto JustNature e rivolta a progettisti e progettiste.

Il programma dell’evento e le considerazioni maturate nel corso dell’incontro sono disponibili alla pagina internet dedicata al progetto europeo JustNature.






Necessaria una nuova consapevolezza

“Il concetto di verde pubblico sta cambiando ha spiegato la vicesindaca e assessora all’ambiente Katharina Zeller. “La necessità non è più solo quella di organizzare e gestire spazi ordinati ma di creare habitat attraenti per persone e animali in grado di migliorare l’ecosistema urbano. Questa fase di transizione, che si fonda sul principio del diritto allo spazio ecologico, richiede anche una nuova consapevolezza da parte della cittadinanza. Non tutto può essere sempre perfetto, nel senso che in questi mesi umidi, ad esempio, qualche erbaccia in più può anche crescere e fiorire in qualche angolo della città. Non possiamo e non vogliamo eliminarle con prodotti chimici perché l’amministrazione comunale ha deciso ormai da anni di non farne più uso proprio per tutelare la salute delle persone e degli altri esseri viventi”.

Migliorare le prestazioni ecologiche del verde urbano

Tutte le diverse tipologie di verde urbano, anche quelle meno appariscenti, possono contribuire a conciliare la qualità ornamentale del verde storico con le attuali esigenze di prestazioni ecologiche, regolazione climatica e manutenzione efficiente.

In questo senso la Giardineria comunale, negli ultimi anni, ha allestito diversi spazi verdi lungo le strade – ad esempio lungo la pista ciclabile per Sinigo, presso la rotatoria del bar Uva a Maia Bassa o nel parcheggio della stazione di Maia Bassa – ma ha anche seminato prati fioriti con una morfologia molto diversa dal prato calpestabile. Anche l’aiuola dinnanzi al bar Darling sulla passeggiate è stata rifatta.

L’obiettivoha spiegato Anni Schwarzè quello di mettere a dimora piante perenni autoctone con fiori interessanti per molte specie di insetti, con conseguenti benefici per la natura e con un evidente risparmio sui costi di manutenzione”.

“Un’altra iniziativa degna di nota ha aggiunto Schwarzè stata la piantumazione di una siepe autoctona lungo via XXIV Maggio a Sinigo: si tratta di 260 metri di siepe messa a dimora ai bordi del  tratto di strada che è stato trasformato in un suggestivo percorso pedonale grazie alla rimozione della pavimentazione, alla piantumazione di alberi e al divieto di circolazione delle auto. Qui sono stati messi a dimora quasi 500 arbusti, forniti gratuitamente al Comune di Merano dalla serre del Corpo forestale della Provincia”.

Promuovere la biodiversità

Questa piantumazione di siepi rientra nel programma di interventi attuati dal Servizio gestione ambiente per migliorare il più possibile la biodiversità urbana. Le siepi autoctone, in particolare, si caratterizzano per i loro fiori e frutti, importanti alimenti per insetti, uccelli e piccoli mammiferi, e per la creazione di habitat diversificati. Un aspetto fondamentale, questo, perché spesso le aree agricole circostanti, gestite in modo intensivo, offrono di solito habitat adeguati solo a pochi animali. Non deve quindi più sorprendere che si parli di biodiversità urbana, poiché lo spazio urbano offre una diversità strutturale molto maggiore, sia negli spazi verdi, ma anche nelle strutture create dall’uomo, basti pensare ai paesaggi dei tetti e ai muretti a secco”, ha aggiunto Marco Masin, responsabile del Servizio gestione del verde e ambiente.

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