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Medici che parlano solo tedesco, on. Caretta (FdI): “Parlamento risponda ad ennesima provocazione secessionista”

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A Bolzano non è più richiesta la conoscenza della lingua italiana per fare il medico. Bene ha fatto l’ordine dei medici a ribellarsi a questa ennesima intollerabile provocazione secessionista. Ora intervenga il Parlamento per far stralciare l’emendamento al DL Semplificazioni, inspiegabilmente approvato nelle commissioni riunite I e VIII al Senato. L’Alto Adige è Italia, se lo metta bene in testa anche la senatrice altoatesina autrice dell’emendamento, che scrocca uno stipendio da parlamentare, pagata dagli italiani, purtroppo, per fare gli interessi di altre nazioni“.

È quanto dichiara l’on. Maria Cristina Caretta, deputata di Fratelli d’Italia in seguito alle polemiche sollevate sull’emendamento proposto dai senatori SvP. Innanzi tutto per i dubbi di tenuta costituzionale sollevati anche dall’avvocato bolzanino e membro della Commissione dei sei e dei dodici, Luca Crisafulli. In secondo luogo perché, come già sostenuto dal candidato sindaco di CasaPound Maurizio Puglisi Ghizzi, l’azione somiglierebbe di più ad una cambiale che questo governo le ha firmato per i tre voti che può far valere in Senato.

“Ora si potrà (sempre che la norma prosegua nell’iter parlamentare) trovare iscritti all’Ordine dei Medici altoatesino che non parlano l’italiano, provenienti da Austria e Germania senza il benché minimo rispetto dello statuto di autonomia che vuole il personale sanitario e medico bilingue“, ha sottolineato qualche giorno il candidato Sindaco per la tartaruga frecciata (Medici che parlano solo tedesco, Puglisi Ghizzi: “Altra cambiale Svp dal governo. E la Lega tace” e Medici che parlano solo il tedesco, Crisafulli: “Ancora forti dubbi sulla tenuta costituzionale dell’emendamento”).






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