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Trentino

Maurizio Landini nel pomeriggio a Trento per promuovere il referendum sul lavoro

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Maurizio Landini segretario generale nazionale della Cgil è atteso verso le 17,30 di oggi pomeriggio, al banchetto per la raccolta firme per il Referendum sul lavoro organizzato in via Alfieri davanti alla sede dell’Apt.

In Trentino sono già state raccolte seimila firme in poco più di un mese. L’obiettivo è quello di cambiare le leggi che, secondo il sindacato, hanno reso i lavoratori meno protetti e più vulnerabili. La Cgil trentino ha organizzato una quarantina di banchetti nei maggiori centri della provincia e sono già state programmate una decina di assemblee territoriali.

In questi giorni partirà anche una campagna di affissioni a Trento, Rovereto e comuni della Vallagarina, Arco e Riva del Garda, Cles, Tione e Pergine. “I referendum riguardano licenziamenti, contratti a termine e sicurezza, riporta la Cgil nel comunicato stampa. Il primo quesito vuole cancellare le norme sui licenziamenti del Jobs Act che consentono alle imprese di non reintegrare una lavoratrice o un lavoratore licenziata/o in modo illegittimo nel caso in cui sia stato assunto dopo il 2015. Il secondo quesito vuole cancellare il tetto massimo all’indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato nelle piccole aziende, affinché sia il giudice a determinare il giusto risarcimento senza alcun limite. Il terzo quesito vuole cancellare la liberalizzazione dei contratti a termine per limitare l’utilizzo a causali specifiche e temporanee. Infine il quarto quesito punta a superare la norma che esclude la responsabilità solidale delle aziende committenti nell’appalto e nel subappalto, in caso di infortunio e malattia professionale della lavoratrice o del lavoratore per rendere il lavoro più sicuro nel sistema degli appalti. Si può firmare anche online con Spid andando sul sito www.cgil.it/referendum “.






 

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