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Lotta alle discriminazioni, il Pd vuole Laives nella rete RE.A.DY 

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La cronaca nazionale continua a portare in primo piano terribili storie di discriminazione sessuale e c’è bisogno di una risposta forte”: Sara Endrizzi, Andrea Spinelli e Dino Gagliardini del Partito Democratico di Laives cercano una ulteriore dimensione nazionale per la città invitando il Comune di Laives ad aderire alla rete RE.A.DY , la rete delle pubbliche amministrazioni di sensibilizzazione contro le discriminazioni.

Oltre a portare le televisioni per la politica crediamo che una buona amministrazione dovrebbe dare un segnale forte contro ogni discriminazione. Il primo passo rappresenta l’adesione a questa iniziativa coordinata dal comitato pari opportunità di Torino in tutta Italia. Nasce per tutelare soprattutto la fascia più debole, cioè i minori, con politiche che favoriscano l’inclusione e abbattano, appunto, ogni forma di discriminazione sessuale”.

La mancata partecipazione di Laives è una sorta di unicuum nella zona. “Hanno aderito Bolzano, Appiano, Bressanone, Merano e la Provincia dopo una iniziale riserva. Laives ancora manca e si tratta di una assenza che va sanata.






L’adesione alla rete del Comune, dunque, permette alcune scelte di sensibilità: “L’amministrazione deve sviluppare delle azioni positive per far emergere i bisogni e la garanzia del rispetto di tutti i diritti per le persone con diverso orientamento sessuale. Informazione e sensibilizzazione delle nuove generazioni sono al centro. È una cultura della differenza come risorsa e non minusvalore”.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha recentemente detto, citando Charles Hughes “quando perdiamo il diritto di essere differenti perdiamo il diritto di essere liberi”.

È esattamente questo il fulcro della questione – concludono i capilista – e su questo concetto Laives non può fare un passo indietro”.

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