Legge di Bilancio, la palla passa al Senato: si punta a chiudere entro il 29 dicembre

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Dopo il via libera della Camera, la legge di Bilancio arriva oggi al Senato per cercare di incassare l’approvazione definitiva. Al fine di evitare l’esercizio provvisorio che scatterebbe dopo la scadenza del 31 dicembre, il Governo punta a chiudere la manovra entro il 29 dicembre.

Questa mattina è in programma la Conferenza dei Capigruppo di Palazzo Madama che definirà il calendario dei passaggi necessari per l’approvazione finale del testo.

Un testo quello di quest’anno, sottoposto ad una serie di modifiche che hanno rallentato l’iter. Oltre al margine risicato per gli interventi, assorbito soprattutto dalle misure economiche contro il caro bollette, il percorso è stato reso difficile anche dalle note di Bruxelles, della Corte dei conti e della Ragioneria dello Stato.

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Con tutte le restrizioni imposte, il Governo ha provato a disegnare un testo che cercasse di riallacciarsi alle promesse fatte in campagna elettorale. A partire dal consistente taglio al reddito di cittadinanza, ridotto a 7 mesi con i beneficiari che dovrebbero ridursi di oltre il 60%. È stata poi prevista anche una revisione del bonus cultura da 500 euro per i diciottenni, anche in questo caso con la platea dei destinatari desinata ridursi dopo l’inserimento dei requisiti di merito e reddito.

Aumento delle pensioni in base all’andamento dell’inflazione, rimodulato a vantaggio degli assegni più bassi, misure particolarmente favorevoli per le partite iva e condoni per le cartelle esattoriali.

Infine, innalzamento a 5 mila euro del tetto per l’uso dei contanti. Le opposizioni si scagliano contro quanto definito nella legge di bilancio, con il Pd che parla di manovra di condoni e tagli alla sanità.  In risposta agli attacchi, il ministro dell’economia Giorgetti dichiara: “Quando c’è un po’ di turbolenza l’importante è atterrare”.

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