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Italia ed estero

L’Australia impone con legge a Facebook e Google di pagare news agli editori

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Il Parlamento australiano dopo un duro braccio di ferro ha approvato un provvedimento rivoluzionario destinato a diventare l’esempio per altri Paesi nel mondo. Si tratta di un nuovo codice per le notizie digitali che impone ai colossi del web un pagamento agli editori per i contenuti condivisi attraverso le loro piattaforme.

Una legge destinata principalmente a Facebook e Google, ma approvata con qualche difficoltà. Infatti, come forma di pressione contro il provvedimento, Facebook aveva imposto uno stop alla condivisione delle notizie delle testate giornalistiche australiane, mentre Google aveva minacciato di abbandonare il Paese in caso di approvazione delle nuove regole.

Il testo definitivo allenta quindi le rigidità più contestate dalle piattaforme, permettendo a Google di accordarsi con i maggiori gruppi editoriali australiani per il pagamento dei contenuti, che saranno diffusi attraverso la nuova piattaforma news showcase.






Facebook come Google, ha invece promesso di investire 1 miliardo di dollari nel giornalismo nei prossimi tre anni, ottenendo una modifica rispetto alla formulazione originaria della legge che prevedeva un automatismo riguardo alle somme da pagare agli editori.

Il compromesso raggiunto, oltre a prevedere un negoziato diretto, include la possibilità per i colossi di venire esentati dal pagamento se il Governo riconoscerà l’eventuale contributo all’industria editoriale australiana. Una legge quella approvata dal Parlamento che potrebbe indicare la direzione anche all’Europa che da tempo sta cercando un compromesso per tutelare il mondo dell’editoria.

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