Arte e Cultura
L’assessora Maria Hochgruber Kuenzer fa il punto sui monumenti tecnici in Alto Adige
Il portale digitale “Monumentbrowser“, curato e aggiornato dalla Soprintendenza provinciale ai beni culturali, fornisce un elenco aggiornato in lingua italiana e tedesca di tutti i beni architettonici tutelati in Alto Adige. I beni architettonici tutelati sono circa il 2% degli edifici dell’Alto Adige.
Requisito fondamentale per la messa sotto tutela che l’edificio possieda caratteristiche peculiari dal punto di vista architettonico, artistico, storico o tecnico e sia stato costruito da più di 50 anni. Monumenbrowser permette di consultare un archivio di oltre 5050 edifici, fornendo una descrizione delle caratteristiche più importanti di ciascuno di essi; grazie al collegamento con Maps e WebGIS gli edifici possono essere anche rappresentati graficamente. L’interesse della popolazione altoatesina nei confronti degli edifici storici lo si può evincere dal numero di visite al portale, che nel solo periodo tra l’8 giugno e il 7 luglio 2022 ha toccato quota 3097 accessi.
I monumenti tecnici – Un settore interessante e relativamente recente dei monumenti architettonici è quello dei monumenti tecnici. Si tratta di un settore molto specifico dei beni culturali materiali mobili e immobili. Gli esempi di edifici di questo genere sono numerosi: ponti, impianti di risalita (funivie, linee ferroviarie, impianti di risalita, ecc.), stazioni ferroviarie, fortificazioni militari (ad esempio trincee e bunker), centrali elettriche, mentre per i beni mobili gli esempi più significativi comprendono automobili, motociclette, biciclette, treni e oggetti volanti, macchinari e attrezzature industriali, armi, elettrodomestici e numerosi altri oggetti di uso quotidiano. Tutti questi beni sono importanti testimonianze del tempo, importanti quanto i manufatti storici in quanto parte della nostra memoria culturale e quindi degni di essere conservati.
L’assessora provinciale allo Sviluppo del territorio, al paesaggio e ai beni culturali, Maria Hochgruber Kuenzer sottolinea l’importanza di valorizzare questo ricco patrimonio presente in Alto Adige: “I monumenti tecnici sono parte del patrimonio culturale della nostra terra e sono legati a diverse conoscenze, esperienze, pratiche e identità. Se vengono danneggiati o demoliti viene meno un’importante fonte di conoscenza e una parte della nostra identità. La Provincia, attraverso la Soprintendenza, è il referente ufficiale e istituzionale per la loro tutela e conservazione”.
Quasi 100 beni culturali tecnici sotto tutela monumentale diretta – Attualmente, circa 98 beni culturali tecnici dislocati in 24 comuni altoatesini sono sotto tutela monumentale diretta. Si tratta di stazioni ferroviarie, compresi edifici amministrativi, rimesse per carrozze ed edifici residenziali (38), fortificazioni (20), ponti (15), depositi di minerali (1), centrali elettriche (8), fabbriche (3), segherie (4), forni fusori (2), fucine (2), stazioni di servizio (1), muri d’acqua (1) e chiuse (2) e fabbriche di mattoni (1). Dal 2021, i seguenti siti del patrimonio tecnico sono stati posti sotto tutela monumentale diretta: il ponte Widmann a Bressanone, il percorso della funicolare sul Virgolo, il ponte di pietra a Prissiano, la fontana delle rane a Bolzano e la residenza dei ferrovieri a Campodazzo. Per il restauro del ponte Widmann a Bressanone, la Soprintendenza della Provincia autonoma di Bolzano ha coinvolto nel progetto di restauro esperti internazionali di costruzioni storiche in metallo rivettato.
“I monumenti tecnici raccontano parti importanti della storia della provincia, come la storia delle miniere, delle ferrovie, della produzione di energia elettrica o della Guerra Fredda”, sottolinea la Soprintendente provinciale Karin Dalla Torre. Nei prossimi anni registreremo lo stock totale di beni culturali tecnici in tutta la provincia attraverso ulteriori indagini tematiche: su questa base proporremo misure di tutela mirate“.
Trattandosi di beni culturali materiali, la Soprintendenza provinciale ai beni culturali con i suoi uffici “Beni architettonici ed artistici”, “Beni archeologici” e “Archivio provinciale”, è l’istituzione competente in materia, con il mandato di rilevare, conservare, restaurare, fare ricerca e comunicare i monumenti tecnici.
Il Curatorium beni tecnici culturali, che esiste dal 1990, è un’associazione privata e volontaria con l’obiettivo di “documentare, conservare e valorizzare i monumenti tecnici in Alto Adige e non solo“. Fin dalla sua fondazione, le attività dell’associazione (pubblicazioni e mostre tematiche) hanno contribuito a sensibilizzare sull’argomento.
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