Ambiente Natura
L’Alpin Arena Senales contribuisce alla salvaguardia dei ghiacciai

Uno dei segni più visibili del cambiamento climatico è il ritiro a livello mondiale dei ghiacciai di montagna. Il continuo scioglimento dei ghiacciai sta esercitando molteplici pressioni sulle stazioni sciistiche site in queste aree. La sicurezza della neve nelle basse stagioni è a rischio e richiede misure speciali.
L’anno scorso ha mostrato condizioni ampiamente sfavorevoli. L’inverno era già stato particolarmente mite, con conseguente scarsità di neve nelle regioni alpine. La situazione di scarsa neve è continuata in primavera, seguita da ondate di caldo estremo.
Nei mesi estivi, di solito si verificano irruzioni di aria fredda con un po’ di neve fresca alle quote più alte. Questa ricopre le chiazze di ghiaccio più scure con la polvere o i detriti che talvolta vi si depositano. Il candore della neve fa sì che gran parte della luce solare incidente venga riflessa (effetto albedo).
A causa delle alte temperature, questo effetto non si è verificato e non si è formato un nuovo manto nevoso. In mancanza di questa copertura, il ghiaccio dei ghiacciai ha assorbito l’energia solare incidente e si è riscaldato ulteriormente.
Gli sforzi stanno dando i loro frutti. Da anni l’Alpin Arena Senales cerca di contrastare il ritiro del ghiacciaio. Per la conservazione del ghiacciaio vengono investiti molto lavoro e denaro. Ogni anno, in primavera, vengono prodotti più di 200.000 m³ di neve artificiale, distribuiti sul ghiacciaio o raccolti in riserve.
Questi e gran parte dell’area del ghiacciaio, circa 7 ettari, vengono poi ricoperti con i cosiddetti “geotessili” durante i mesi estivi. La neve artificiale viene stesa sull’area da coprire, i teloni di 70×5 m vengono srotolati, cuciti insieme a mano con una macchina da cucire e fissati con pesi in modo che i teloni non scivolino.
Questi teloni contribuiscono ad aumentare l’effetto albedo e quindi riducono in modo dimostrabile la fusione del ghiacciaio, facendo sciogliere la neve artificiale prima che il ghiacciaio venga attaccato.
Una parte di quest’acqua di fusione viene poi restituita al ciclo naturale dell’acqua. Il resto viene utilizzato per generare elettricità verde per il funzionamento degli impianti. Vengono costantemente effettuati investimenti in nuove strutture che funzionano in modo più efficiente e consumano meno energia, come la nuova funivia.
Man mano che il ghiacciaio si ritira vengono alla luce anche alcune testimonianze del passato, tra cui tubi, travi di legno e parti in metallo e plastica. Questi rifiuti vengono rimossi e smaltiti in modo professionale dal personale.
Gli operatori sono consapevoli dell’importanza del ghiacciaio per l’ambiente, ma anche per la sostenibilità economica dell’intera valle.
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