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Laives, celebrata alla caserma Guella la Giornata del Ricordo

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Laives ha celebrato la Giornata del Ricordo con una toccante cerimonia davanti alla caserma Guella.

Una sede non casuale, visto che proprio qui vennero ospitati molti profughi dalmati e istriani in fuga dalle loro case per sfuggire alle foibe.

Alla cerimonia erano presenti i sindaci di Laives, Christian Bianchi, di Bronzolo Giorgia Mongillo, e di Vadena Alessandro Beati, il commissario del Governo, Vito Cusumano, il vicepresidente della giunta provinciale, Giuliano Vettorato, e rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma.






Molti della nostra generazione non hanno avuto modo di studiare sui libri di scuola questa triste pagina di storia – ha detto il sindaco Bianchisono orgoglio che nel 2004, dopo 60 anni di silenzio, lo Stato italiano abbia voluto colmare questo vuoto. Nelle guerre non ci sono morti di serie A e di serie B, qualsiasi sia la mano che li ha uccisi, devono avere tutti la stessa dignità e il giusto ricordo.

Le foibe sono state uno degli strumenti di morte più disumana, perchè molte delle 15mila persone uccise furono gettate vite e lasciate lì a morire. E per effetto delle pulizia etica 300 mila italiani hanno dovuto abbandonare le loro terre. Per loro il silenzio calato per 60 anni su questa tragedia è stato sicuramente uno dei dolori più grandi”.

Alla cerimonia davanti alla caserma Guella, allietata dalle note degli studenti della sezione musicale delle scuole medie Filzi, era presente anche l’ex maresciallo dei carabinieri Giuseppe Maines, il cui padre venne ucciso nelle foibe.



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