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La Russia rientra nell’accordo sull’esportazione del grano: priorità alle nazioni africane

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Ho dato istruzioni al Ministero della difesa per riprendere la nostra piena partecipazione agli accordi. Ci riserveremo il diritto di recedere se le garanzie verranno violate dall’Ucraina”. Queste, le parole del Presidente Putin al consiglio di sicurezza russo in cui annuncia che grazie alla mediazione turca le navi del grano potranno attraversare il mar Nero.

Il Cremlino, inoltre, ha fatto sapere che Kiev ha garantito sul corridoio, ma  Putin chiarisce da subito che in caso di un nuovo ritiro, i fertilizzanti, gli olii e i cereali arriveranno ai Paesi poveri ma direttamente dalla Russia.

La Russia ha così deciso di rientrare nell’accordo sull’esportazione di grano e altri cereali che era stato raggiunto lo scorso 22 luglio a Istanbul con la mediazione di Turchia e Nazioni Unite.






A margine, il presidente turco Erdogan ha confermato la notizia, annunciando al parlamento di Ankara il ritorno della Russia nell’accordo, ma  sottolinea anche  la priorità delle prossime esportazioni verso le nazioni africane.

Intanto, rimane comunque in sospeso e in attesa di chiarimenti l’attacco alla floppa del porto di Sebastopoli che secondo Mosca sarebbe dovuta a droni marini anche grazie alla collaborazione di Londra. Ipotesi ancora tutta da verificare ma intanto, l’ambasciatrice russa a Londra è stata convocata al ministero degli esteri dove le verranno chiesti chiarimenti sull’ attacco marino a Sebastopli



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