Italia ed estero
La prossima notte l’ora legale anticipa le lancette di un’ora
In concomitanza con le festività pasquali, questo fine settimana segna il ritorno all’ora legale, dicendo addio all’ora solare. Un evento particolare quest’anno, dato che coincide per la prima volta con le celebrazioni pasquali. Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo 2024, gli orologi saranno spostati un’ora avanti: alle 2:00 diventeranno le 3:00.
Questa modifica comporta un’ora di sonno in meno per tutti, ma in cambio si beneficerà di un’ora in più di luce nel tardo pomeriggio. È un compromesso che favorisce il risparmio energetico, un beneficio non trascurabile nelle circostanze attuali.
L’introduzione dell’ora legale segue l’equinozio di primavera e si verifica l’ultima domenica di marzo, per poi concludersi l’ultima domenica di ottobre, quando gli orologi saranno riportati all’ora solare.
In Europa, l’utilità dell’ora legale è un argomento dibattuto, con opinioni contrastanti sui benefici per la salute e sul risparmio energetico. Il passaggio all’ora legale può infatti causare disturbi nel ciclo sonno-veglia delle persone, mettendo a dura prova l’equilibrio del ritmo circadiano.
Dopo il cambio dell’ora, il corpo richiede un periodo di adattamento per riallineare il proprio orologio biologico ai nuovi orari. Questo adattamento durerà fino al 26 ottobre 2024, quando l’ora legale lascerà nuovamente spazio all’ora solare.
La Commissione Europea aveva proposto di eliminare il cambio dell’ora a partire dal 2019, optando per il mantenimento dell’ora legale, ma la decisione è stata posticipata più volte, lasciando liberi gli stati membri dell’UE di scegliere quale orario adottare.
Oltre alla minor quantità di sonno e al generale obiettivo di risparmio energetico, il passaggio all’ora legale ha ripercussioni sui normali bioritmi. Studi hanno evidenziato conseguenze negative, come l’aumento degli attacchi cardiaci. Secondo i ricercatori del Karolinska Institut di Stoccolma, il passaggio all’ora legale può essere visto come un “esperimento naturale” che ha mostrato un incremento del 4% negli attacchi cardiaci nella settimana successiva al cambiamento.
La American Academy of Neurology ha anche rilevato che il cambio dell’ora aumenta del 25% il rischio di ictus nei pazienti affetti da cancro e del 20% negli anziani oltre i 65 anni. Tuttavia, non mancano gli aspetti positivi: oltre al risparmio energetico, godere di più ore di luce nel pomeriggio può aiutare a combattere l’obesità infantile e ridurre il rischio di incidenti stradali, come dimostrato da una ricerca pubblicata sul Journal of Safety Research.
Data la tendenza della nostra società a dormire meno del necessario, anche un’ora di sonno in meno può avere effetti tangibili. Gli esperti consigliano di andare a letto un’ora prima sabato sera o, meglio ancora, di iniziare ad adattare gradualmente i propri orari una settimana prima del cambio.
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