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La palpata breve non è reato, assolto il bidello: la sentenza scatena l’ira di molti attivisti

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Immagine di repertorio
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Il fatto risale al 2022, quando un bidello 66enne avrebbe toccato il sedere di una studentessa di 17 anni, ma pare l’abbia fatto solo per pochissimo tempo. Per questo, secondo i giudici del tribunale, è credibile la tesi di “manovra maldestra” e “atto scherzoso” e quindi è stato assolto dall’accusa di violenza sessuale.

Il fatto non costituisce reato. Ai giudici la ragazza avrebbe raccontato che mentre stava salendo le scale qualcuno le ha infilato la mano nei pantaloncini, spostato le mutande e toccato i glutei. “Una palpata durata tra i 5 e i 10 secondi”, racconta la ragazza ai giudici.

Inizialmente, i PM per l’uomo, avevano chiesto 3 anni di reclusione, ma nonostante quanto riportato dalla ragazza, per i giudici, “il fatto non costituisce reato” perché non c’era intenzione da parte del bidello di molestare la ragazza. Secondo i giudici, non c’era “indugio nel toccamento“: si è trattato solo di una “manovra maldestra senza concupiscenza“.






Chiaramente, l’esito della sentenza ha scatenato l’ira di molte associazioni femministe, ma anche quella della Rete studenti che dichiarano: “Siamo indignati di nuovo una molestia non viene riconosciuta in quanto tale per una motivazione assurda”.

Proteste arrivate fino a Montecitorio, organizzate dall’Intergruppo della Camera per le Donne, i Diritti e le Pari Opportunità, coordinato da Laura Boldrini, insieme all’associazione Differenza Donna. Erano in tante le attiviste che, ieri  hanno dato vita a un flash-mob per dire di no al sessismo nelle sentenze. “Uno, due o nove secondi: una violazione della sfera sessuale di una donna è sempre violenza”,  si legge tra i tanti striscioni. Ora probabilmente, verrà presentato un ricorso contro la sentenza.



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