Merano
La giunta di Merano boccia la scuola d’infanzia nel bosco, ma promuove un semaforo che non voleva
Civica, Alleanza per Merano ed SVP, con il sostegno della Lega, respingono la proposta dei Verdi di uno studio di fattibilità per l’istituzione anche a Merano di una scuola d’infanzia nel bosco.
Durante il governo di Paul Rösch, a Parcines è stato istituita la prima scuola d’infanzia pubblica nel bosco. Un progetto molto apprezzato dalle famiglie. “Purtroppo l’attuale amministrazione comunale di Merano non ha voluto accettare la nostra proposta di condurre un’indagine sui bisogni dei genitori di bambine e bambini dagli 0 ai 3 anni per discutere della reale necessità di una nuova scuola d’infanzia nel bosco per Merano.“ Ha affermato Julia Dalsant che sottolinea anche come la nostra città ha alcune aree forestali piuttosto vicine al centro che sarebbero senz’altro adatte allo scopo.
Il consiglio comunale ha anche discusso ampiamente dell’installazione di un nuovo impianto semaforico alla stazione ferroviaria. Una misura che era già stata prevista dal precedente piano del traffico, adottato dal consiglio comunale a larga maggioranza nel 2019, e ora dovrebbe appunto trovare applicazione. Le simulazioni hanno dimostrato che con un semaforo intelligente di questo tipo la lunghezza delle code potrebbe essere ridotta del 30% e la perdita di tempo media del 25%.
La Lista Civica aveva fatto campagna elettorale con la promessa che, con il sindaco Dal Medico, mai si sarebbe installato questo impianto semaforico. “Siamo lieti ora di apprendere che nel frattempo anche il sindaco e i suoi assessori abbiano apprezzato il valore e l’utilità delle tecnologie intelligenti e che di conseguenza ne vogliano installare altre in città.” Ha sostenuto Madeleine Rohrer, ex assessora proprio alla mobilità.
Infine, i Verdi hanno avuto parole di riconoscimento per il Presidente del consiglio comunale Christoph Mitterhofer della SVP. Martedì sera il Consiglio comunale ha dovuto esprimere il suo voto su una variazione di bilancio di ben € 8,3 milioni. I documenti necessari, tuttavia, sono stati inviati a tutti i consiglieri comunali solo pochi giorni prima della riunione, ostacolando ancora una volta il lavoro della minoranza politica.
Mitterhofer ha dichiarato davanti a tutto il Consiglio comunale di aver preso a cuore la situazione (che si sta ripetendo nel tempo) e di essere altrettanto costernato per il mancato adempimento della procedura, così come prevista dal regolamento comunale “Siamo fiduciosi che l’amministrazione comunale rispetterà in futuro i diritti democratici di tutti.” Ha chiuso il consigliere Toni Ladurner.
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