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La figuraccia di Facebook con CasaPound, Bonazza: “Finiti i capricci della multinazionale”

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Sulla storica vittoria della battaglia legale che dall’inizio di settembre vede CasaPound schierata contro Facebook per la riacquisizione dei propri diritti e della propria dignità sul social network, interviene anche il coordinatore regionale del movimento e consigliere comunale a Bolzano, Andrea Bonazza.

In seguito al ricorso presentato dall’associazione, oggi il tribunale Civile di Roma, attraverso la sentenza del giudice Stefania Garrisi, ha infatti ordinato al social di Zuckerberg la riattivazione della pagina ufficiale.

A questo proposito Bonazza scrive in una nota:






Dai primi di settembre ad oggi, io come centinaia di altri consiglieri e militanti di CasaPound Italia, ci siamo visti chiudere le nostre pagine politiche e i profili privati in nome di una prepotenza totalitarista della multinazionale americana Facebook, incalzata dalla sinistra nostrana.

La mia pagina politica, così come quella di CasaPound Bolzano, contava oltre 14mila seguaci che tenevamo costantemente aggiornati sulle attività movimentiste così come quelle politiche e istituzionali. 14mila utenti che, in barba a democrazia, pluralità e libertà di informazione, non sono più stati informati sulle nostre attività e su quanto avveniva in consiglio comunale. 

Se esaltando la noiosa filastrocca della “Repubblica fondata sull’antifascismo” la sinistra ha esultato in prima battuta, oggi nei denti si prende la nostra di battuta! Incassando un fuori campo che prende la rincorsa dalla stessa Costituzione italiana che questi personaggi usano a proprio uso e consumo.

Adesso attendiamo che il nostro ufficio legale incassi anche la vittoria personale di tutti gli esponenti e militanti che hanno affrontato problemi mediatici e lavorativi, con la chiusura dei profili privati che ha inevitabilmente portato ad essere esclusi da competizioni politiche, mediatiche e professionali.

In attesa che Zuckerberg apra il ricco portafoglio della sua multinazionale, noi torniamo a mettere un bel ‘mi piace’ a questa sacrosanta Giustizia“.

Soddisfazione viene espressa anche dagli altri esponenti bolzanini di CasaPound, tra i quali il consigliere comunale Sandro Trigolo che aggiunge: “Insieme al Tribunale di Roma oggi possiamo spiegare bene ai semicolti di sinistra perché la sentenza su Cpi dimostra che anche l’onnipotente Facebook deve rispettare le leggi italiane“.

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