Politica
Kompatscher presenta il progetto di bilancio al mondo economico
Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha presentato ieri (3 novembre) il progetto di bilancio per il 2022 in videoconferenza con le associazioni aderenti al Südtiroler Wirtschaftsring – EA ed a Rete Economia. Presente anche l’assessore all’economica, Philipp Achammer. Oggi, giovedì, è previsto un incontro con i sindacati.
“Abbiamo presentato un budget con un importo complessivo di 6,31 miliardi di euro per l’anno 2022“, ha affermato il presidente Kompatscher, “con il quale garantiamo i nostri servizi principali come amministrazione pubblica nei settori dell’istruzione, della salute, del sociale e dei trasporti pubblici, anche se queste spese sono in costante aumento». Il presidente ha evidenziato questo sviluppo dei costi utilizzando come esempio i quattro settori sanità, sociale, istruzione e mobilità nel quinquennio 2016 – 2021. Le disposizioni finanziarie fissate all’inizio dell’anno sono state regolarmente superate a fine anno, in maniera particolarmente evidente negli anni 2020 e 2021 caratterizzati dal Coronavirus.
Nel settore sanitario, ad esempio, si calcolano costi aggiuntivi annui del due per cento, dovuti al cambiamento demografico, all’aumento delle malattie croniche ed alla mancanza di personale specializzato. “Le entrate provinciali non crescono con lo stesso ordine di grandezza del fabbisogno, quindi bisogna prendere delle decisioni e stabilire delle priorità“, ha sottolineato Kompatscher, che ha fornito una panoramica della composizione del reddito e anche delle razionalizzazioni già fatte, per esempio nell’ambito dei contratti collettivi e del personale, delle spese sanitarie, nonché del ridotto contributo della Provincia al rimborso del debito pubblico sulla base dell’accordo finanziario recentemente negoziato.
Tale accordo, che garantisce alla Provincia anche la quota annua di tutte le imposte sul gioco e il rimborso delle trattenute, consente di astenersi dall’aumentare l’addizionale regionale dell’IRPEF. In merito all’IRAP, imposta sul valore aggiunto, il presidente Kompatscher ha evidenziato che l’Alto Adige, a causa dell’aliquota fiscale più bassa d’Italia, pari al 2,68 per cento, ha rinunciato a 75,7 milioni di euro, che un’applicazione dell’aliquota massima porterebbe nelle casse della Provincia.
Il confronto tra le Regioni evidenzia aliquote fiscali dal 2,68% (Alto Adige e Trentino) al 4,97% (Campania) con una media del 3,9% a livello nazionale. Per l’Alto Adige l’applicazione di questo valore medio significherebbe un aumento di 66 milioni di euro. Secondo il presidente Kompatscher anche la Sardegna e la Valle d’Aosta ed il Trentino vogliono aumentare tale percentuale.
Il presidente di Südtiroler Wirtschaftsring – EA, Federico Giudiceandrea, ha espresso l’atteggiamento negativo delle associazioni imprenditoriali nei confronti di un aumento dell’IRAP, che ha definito una “tassa ingiusta” perché tassava “non solo i profitti ma anche i debiti“. “L’economia ha sofferto molto a causa della pandemia, molte aziende stanno attraversando momenti difficili e non realizzano profitti bensì perdite. Da qui il mio appello: vanno evitati aumenti delle tasse, sarebbe invece auspicabile una coraggiosa revisione di tutte le voci di spesa. Si manda un messaggio sbagliato se si aumentano le tasse alle imprese in questo momento“.
L’assessore all’economia, Philipp Achammer, ha fatto riferimento a “un problema strutturale del bilancio provinciale” che richiede soluzioni e rende necessarie anche delle rinunce. Queste soluzioni saranno trovate assieme alle parti sociali. “A tal fine è necessario agire su vari punti”, ha detto Achammer, “l’anno scorso abbiamo investito molto nell’economia, quest’anno vogliamo procedere in modo equilibrato”.
Il presidente Kompatscher ha infine definito come compito centrale quello di “garantire l’equilibrio di bilancio a lungo termine” ed ha riferito ai circa 30 partecipanti all’incontro online in merito al lavoro preliminare svolto in vista del bilancio “Abbiamo deviato dal modello di bilancio dello Stato ed abbiamo orientato il bilancio provinciale sulla base delle prestazioni. Sono state esaminate ed analizzate tutte le 710 prestazioni erogate dalla Provincia e le rispettive risorse finanziarie sono state suddivise nel dettaglio per poter valutare i servizi nel modo più neutrale possibile e stabilire le priorità”. Ma ha anche aggiunto che il lavoro riguardo al bilancio provinciale è un processo in itinere che viene portato avanti con il supporto di esperti esterni. Si è convenuto oggi di discutere più approfonditamente le questioni di bilancio nell’ambito di gruppi di specialisti.
Infine, le associazioni imprenditoriali hanno offerto il loro aiuto per trovare potenziale di risparmio nel bilancio attraverso un’analisi congiunta della spesa provinciale. Il presidente della Provincia ha deciso di istituire un gruppo di lavoro congiunto con le parti sociali al fine di analizzare nuovamente, nel dettaglio, l’attuale revisione della spesa del bilancio della Provincia. Non dovrebbe però valere il principio secondo cui l’economia propone di risparmiare sui temi sociali e le associazioni sociali di risparmiare sugli investimenti nell’economia. Ogni settore deve prima analizzare la spesa nella propria area e quindi formulare proposte per ridurre i costi.
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