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Bolzano

Istituita la nuova Consulta Beni culturali

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La Consulta Beni culturali è stata istituita  dalla Giunta provinciale su intervento dell’assessora Maria Hochgruber Kuenzer.

Su iniziativa dell’assessora, l’organo consultivo è stato previsto nuovamente nella legge provinciale per la tutela dei beni culturali dal 2020. Infatti, una simile consulta aveva già svolto attività consultiva, pur non con i medesimi compiti e composizione, tra il 1975 e il 1999. “La tutela dei beni culturali è chiamata a sostenere la visibilità e l’efficacia degli obiettivi della salvaguardia e la cura del patrimonio artistico e culturale in Alto Adige e a sviluppare e rafforzare il loro ruolo nelle azioni politiche autonomistiche e collettive”, afferma l’assessora Maria Hochgruber Kuenzer.

Nuova la composizione 






La nuova consulta avvierà la sua attività già nel mese di febbraio 2021. Vi sono novità nella sua composizione. Si compone, infatti, non solo di esperti, ma per la prima volta anche di rappresentanti di gruppi d’interesse e organismi, di tutti e tre i gruppi linguistici, con i quali è necessario il confronto.

Vi sono il Consiglio dei Comuni, l’ Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi – Südtiroler Bauernbund e le associazioni di volontariato nel settore della tutela e cura del territorio provinciale tra le quali l’Heimatpflegeverband. “Questi enti ed associazioni saranno coinvolti in futuro nella responsabilità nei confronti dello sviluppo della tutela dei beni artistici e culturali”, sottolinea l’assessora.

Compiti più ampi

La Consulta Beni culturali nella sua nuova veste copre tutti gli ambiti di competenza della Soprintendenza ai beni culturali, da quelli relativi ai beni architettonici e artistici, a quelli sui beni archeologici e archivistici. I membri della consulta sono esperti di architetturastoria dell’arteartearcheologiatradizione popolarestoriabiblioteconomiabibliografia e scienza archivistica.

Su incarico dell’assessora, la Consulta si occuperà di varie tematiche che spaziano dagli indirizzi strategici della tutela e cura dei beni culturali, alla strategia di sottoposizione a tutela, dal rilevamento del patrimonio edilizio storico in Alto Adige alla gestione dei monumenti a rischio, dai premi e riconoscimenti all’elaborazione di linee guida per la provincia di Bolzano, dallo sviluppo delle basi giuridiche della tutela beni culturali per l’Alto Adige alle expertise in caso di ricorsi avverso misure adottate dalla Soprintendenza ai beni culturali in seguito ad attività di controllo, ed altri. “Questa palette di tematiche deve essere considerata nella complessità ed interdisciplinarietà della tutela dei beni culturali affinché la cura dei beni culturali ed artistici acquisisca maggiore visibilità e sviluppi effetti costruttivi”, afferma l’assessora Hochgruber Kuenzer.

La nuova Consulta beni culturali 2021-2023

Gli esperti della Consulta Beni culturali collaboreranno con gli esperti della Soprindendenza ai beni culturali, si riuniranno almeno tre volte all’anno, fino a conclusione della legislatura, ovvero sino a fine 2023. “Consulte simili e dalla composizione analoga sono frequenti in ambito europeo perché svolgono un ruolo di rilievo“, fa presente Karin Dalla Torre, direttrice della Ripartizione Beni culturali.

L’organo consultivo altoatesino consta di 10 membri. L’assessora provinciale competente Maria Hochgruber Kuenzer la presiede; suo vice è Franco Marzatico (Trento), esperto di archeologia. Gli altri membri sono: Sylvia Dell’Agnolo, esperta di architettura (Ordine degli Architetti), Hans Heiss, esperto di storia e archivistica (Heimatpflegeverband), Carlo Trentini, esperto di architettura (FAI Fondo Ambiente Italiano), Verena Kranebitter, esperta di arte (Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi- Südtiroler Bauernbund), Peter Schwienbacher, esperto di storia dell’arte (Diocesi Bolzano e Bressanone), Leo Andergassen,  esperto di storia dell’arte (Musei provinciali), Angel Miribung, sindaco del Comune di La Valle (Consiglio dei Comuni) e Giorgio Gottardi, esperto di urbanistica (Ripartizione Natura, paesaggio e sviluppo urbanistico). In caso di necessità, possono essere formati anche dei tavoli di lavoro e delle sottocommissioni chiamando a consultazione ulteriori esperte ed esperti.



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