Intensificata la lotta allo spaccio di stupefacenti nella Bassa Atesina e Oltradige

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I Carabinieri della Compagnia di Egna hanno intensificato ulteriormente le operazioni di contrasto al consumo e spaccio di sostanze stupefacenti, con particolare attenzione alla tutela dei giovani. Grazie a un servizio mirato, condotto con il supporto dell’unità cinofila di Laives, è stato individuato un giovane alla guida di un’auto che trasportava mezzo etto di marijuana, nascosto in una busta sottovuoto all’interno del suo zaino. L’ipotesi è che la sostanza fosse destinata a una consegna.

Il sospetto, un 33enne residente a Laives, è stato sottoposto a perquisizione domiciliare, dove sono state rinvenute ulteriori quantità di sostanze stupefacenti. L’uomo, con precedenti di polizia, è stato denunciato dai Carabinieri di Aldino, che operano in collaborazione con altri comandi della Bassa Atesina. La sua posizione è ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.

Dall’inizio dell’estate, i Carabinieri della Compagnia di Egna hanno effettuato numerosi interventi nella Bassa Atesina e nell’Oltradige (Caldaro). In totale, sono state arrestate o denunciate a piede libero 11 persone, mentre 19 individui sono stati segnalati amministrativamente per consumo di sostanze stupefacenti al Commissariato del Governo per la Provincia di Bolzano.

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Tra i sequestri effettuati dall’inizio dell’estate, si annoverano:

• 35 pastiglie di ecstasy
• 150 grammi di hashish
• 130 grammi di marijuana
• 5 grammi di cocaina
• 1 grammo di eroina
• 80 grammi di MDMA
• 8 grammi di ketamina
• 6 grammi di psilocibina
• 5 grammi di tilidina
• 15 grammi di funghi allucinogeni
• 5 francobolli di LSD

Il Capitano Federico Seracini, Comandante della Compagnia di Egna, ha dichiarato: “Siamo impegnati nella lotta allo spaccio con l’obiettivo primario di individuare chi porta e vende droga nella Bassa Atesina e nell’Oltradige”.

In ottemperanza alle vigenti normative, si ricorda che il soggetto denunciato gode della presunzione d’innocenza fino a quando non sarà legalmente provata la sua colpevolezza con una sentenza irrevocabile, come stabilito dalla Direttiva 2016/343/UE.

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