Società
Insegnanti scuola italiana a Bolzano, Coordinamento precari: “Insufficienti le misure provinciali”
Il Coordinamento dei docenti precari della scuola di Bolzano, l’attivista del M5S di Bolzano Filomena Nuzzo, con l’appoggio di Simona Fermanelli rilevano la totale insufficienza delle misure annunciate il 6 giugno dall’Assessore della Lega Giuliano Vettorato, per assorbire il precariato nella scuola e offrire ai docenti prospettive per il conseguimento dell’abilitazione.
“Tali misure sono di portata molto inferiore a quelle adottate dal Governo nazionale – affermano – in quanto la Provincia, anteponendo il concorso ordinario a quello straordinario, costringe i docenti precari ad una prova più sfavorevole a cui molti non potranno neppure partecipare, in quanto non in possesso dei prescritti 24 crediti formativi, che richiedono ulteriori tempo e denaro per essere acquisiti.
Risulta molto difficile capire perché, poi, la Provincia, anziché cercare accordi, per far sì che i docenti precari possano partecipare al concorso straordinario per l’abilitazione, non lo organizzi in loco.
Va segnalato che, dei 115 posti messi a disposizione dall’Intendenza italiana, il 42% è per insegnanti che nulla hanno a che vedere con il precariato italiano, ossia per per gli insegnanti del gruppo tedesco (34 posti per tedesco L2) e per gli insegnanti dei centri linguistici che non hanno MAI insegnato in una scuola e per i quali si è voluto creare una materia di insegnamento ad hoc (15 posti per sostegno linguistico).
Mentre la Lega nazionale si è schierata, sin dalla prima ora, a fianco dei docenti precari, la Lega locale continua ad ostacolarne le legittime aspirazioni: nessun piano di assunzione per i precari storici, nessuna stabilizzazione per tutti i docenti con più di 36 mesi di servizio.
E’ ancora una volta evidente che la scuola italiana risente dei Diktat della SVP: per i soli docenti dei gruppi tedesco e ladino, infatti, le prospettive di carriera sono chiare, in virtù dell’esistenza in esse di percorsi transitori, di una nuova scuola di formazione presso la LUB e del TFA di sostegno a requisiti ridotti”.
Per i docenti italiani nella scuola tedesca e ladina non esiste il problema del precariato.
“Dalla Lega nazionale abbiamo ricevuto ascolto e piena comprensione, ma questo ancora non è bastato: le resistenze e il gioco politico in Provincia tra la stessa Lega ed SVP evidentemente sono tali da non permettere, ancora una volta, il riconoscimento della nostre ragioni.
Il precariato è una piaga e una vergogna, ancor più per una Provincia dai bilanci favolosi e che dice di essere all’avanguardia nella difesa dei diritti! Si ricorda, infine, che pendono ancora in giudizio dei ricorsi, conseguenti alla mancata adozione di misure di stabilizzazione dei docenti precari.
Le nostre iniziative non si fermano. Continueremo ad agire in tutte le sedi, per ottenere quanto ci spetta. Il precariato è sfruttamento“, concludono.
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