Alto Adige
Industria lattiero-casearia: il settore guarda con fiducia al futuro
I massicci aumenti dei costi di produzione hanno messo in una situazione difficile l’industria lattiero-casearia altoatesina. Lo scorso mese di aprile, il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, e l’assessore provinciale all’Agricoltura, Arnold Schuler, avevano garantito lo stanziamento di circa 15 milioni di euro come misura di sostegno in favore degli agricoltori di montagna. Un sostegno apprezzato dalle aziende locali, ritenuto fondamentale per garantire l’agricoltura montana.
“Abbiamo elaborato una visione per il futuro dell’industria lattiero-casearia in Alto Adige”, sottolinea Annemarie Kaser, direttrice della Federazione Latterie Alto Adige, che, su invito del presidente Kompatscher e dell’assessore Schuler, ha incontrato venerdì (10 febbraio) a Palazzo Widmann i rappresentanti delle aziende lattiero-casearie.
Al centro dell’incontro diversi temi tra i quali la cooperazione istituzionale, un confronto costante sui prezzi dell’elettricità e del gas, la sostenibilità, lo sviluppo di un progetto logistico comune e un lavoro coordinato di marketing.
Sostenere le aziende locali
Il comparto guarda con fiducia al futuro. Secondo i rappresentanti del settore lattiero-caseario, i prezzi del latte sono destinati ad aumentare. Nonostante questa previsione, il presidente della Provincia ha sottolineato che “a causa della struttura su piccola scala dell’agricoltura locale, la rendita derivante dall’aumento dei prezzi non potrà garantire, da sola, la produzione futura”. L’obiettivo è quello di ottenere il miglior prezzo possibile per i prodotti e sostenere economicamente le aziende agricole in modo che possano continuare a esistere ed essere redditizie”, ha rimarcato Kompatscher.
Per il futuro, la sfida del settore sarà quella di adeguare la certificazione di “Benessere Animale” in base ai requisiti richiesti a livello statale. Si tratta di uno schema di produzione a carattere nazionale che stabilisce i requisiti tecnici e le regole generali per la gestione dell’allevamento degli animali.
“A causa delle infrastrutture e del territorio abbiamo ancora un alto numero di aziende agricole vincolate”, ha sottolineato l’assessore Arnold Schuler. “Insieme a Roma dovremo cercare alternative e sostegni per promuovere gradualmente il benessere degli animali puntando, ad esempio, ad una combinazione basata sui periodi di permanenza nelle strutture e di pascolo“, ha continuato Schuler, che ha promesso di affrontare la questione in occasione dell’imminente incontro con il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
Kompatscher e Schuler hanno elogiato la volontà comune da parte dei referenti delle aziende lattiero-casearie di Bressanone, Vipiteno e Merano di affrontare insieme e con fiducia le sfide del settore, sottolineando la volontà della Provincia di continuare a promuovere una visione comune dell’intero comparto locale.
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