Angolo Bellerofonte
In caso di decadenza, nomina di riserva: il mito di “Zerzerstein” alla lente d’ingrandimento
Alto Adige, ultima frontiera.
Questi sono i viaggi di Bellerofonte che vi racconterà di quando la sua tastiera alata Pegasus, lasciata al pascolo tra le verdi valli per un meritato ristoro, ebbe un incontro ravvicinato e pauroso con una creatura relegata ormai al mito, ma così mitologica che ispirò il primo romanzo fantasy scritto dall’autrice britannica Mary Shelley.
La creatura di cui stiamo parlando ormai non si aggira più tra le valli e nemmeno tra le maestose cime delle Dolomiti anzi, se avete voglia di vederlo e magari scattare una foto ricordo insieme, non avete che da andare presso la sede dell’ASL AA di Bolzano, perché è li che attualmente risiede “HERR DOKTOR ZERZERSTEIN”!
Non se la prenda a male il buon direttore generale Florian Zerzer, ma non si possono nascondere le mostruose analogie emerse dalla sua nomina e la creatura di Mary Shelley, entrambi caratterizzati da una esistenza “innaturale”. Se il secondo “nasce” da un esperimento del dott. Viktor Frankenstein che riporta in vita un essere inanimato, il primo scaturisce dall’innaturale, illegittimo ed tendenzioso decreto legge provinciale 27/2017 concernente l’elenco provinciale degli idonei alla nomina a direttore generale dell’Azienda Sanitaria Alto Adige, meglio conosciuto come “Decreto Ad Caxxxm”!
Perché? Presto detto.
Non è la prima volta che ci occupiamo del caso Zerzer. Nel mio viaggio del 29 settembre “C’è un pasticcio? Mi ci impiccio: il conflitto normativo con Roma nel teatrino delle nomine nella Sanità”, avevo spiegato nel dettaglio le incongruenze tra la normativa nazionale e quella provinciale, dove l’illegittimità si impone su una normativa nazionale che in fase di studio era stata espressamente sottoscritta dalla stessa Provincia in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.
Ma sono emersi nuovi elementi come sempre determinanti a conferma dell’illegittimità della nomina di Zerzer, anzi direi illegalità, rilevabile negli stessi atti che deliberano il suo incarico da parte della Giunta Provinciale.
Procediamo con ordine.
Decreto del Presidente della Provincia (D.P.P.) n. 18686/2018 del 28/09/2018. Con questo decreto, il presidente Kompatscher su richiesta di Florian Zerzer del 26/09/2018, revoca al medesimo la nomina di Direttore del Dipartimento Sviluppo del Territorio, Ambiente ed Energia, effettuata sempre con D.P.P. 2243/2014, mediante chiamata esterna ovvero “…a persone estranee all’amministrazione provinciale…” (art. 14, comma 2, Legge Provinciale 10/1992).
D.P.P. n. 19008/2018 del 01/10/2018. Con questo decreto, il presidente Kompatscher, su proposta dell’assessore Richard Theiner del 26/09/2018, rinomina Florian Zerzer quale Direttore del Dipartimento Sviluppo del Territorio, Ambiente ed Energia; nel quinto capoverso in premessa del decreto, si legge che “Il signor Zerzer è un dipendente provinciale con lavoro a tempo indeterminato…”.
Come è possibile un simile paradosso? Il 26/09/2018 Zerzer si dimette da incarico esterno, nello stesso giorno Theiner lo ripropone per lo stesso incarico e Kompatscher lo rinomina in qualità di dipendente della Provincia? Ma scherziamo?
D.P.P. n. 20064/2018 del 12/10/2018. Con questo decreto, il presidente Kompatscher revoca nuovamente l’incarico a Zerzer. Con lettera dell’11/10/2018, Zerzer in accordo con l’assessore Theiner, comunica il recesso dal suo incarico da Direttore del Dipartimento Sviluppo del Territorio, Ambiente ed Energia appena dieci giorni dopo la nomina da parte di Kompatscher.
Capita la partita a scacchi? Zerzer, che è un direttore esterno all’amministrazione provinciale, si dimette dall’incarico e nella stessa giornata viene rinominato per lo stesso incarico, con la variante che nella rinomina si ritrova “dipendente a tempo indeterminato” e non più esterno della Provincia. Neanche il prof. Silente della saga di Harry Potter sarebbe stato capace di tanta magia. SCACCO MATTO!
Ma se questo sembra essere uno dei tanti equivoci amministrativi per cui la Provincia è nota, al vostro Bellerofonte pare invece di aver assistito ad una di quelle subdole manovre atte a favorire qualcuno.
La nuova revoca di Zerzer era necessaria ai fini del nuovo incarico di Generaldirecktor che avrebbe assunto il 02/10/2018 con delibera n. 1007, in quanto l’art. 3bis, comma 11, del Decreto Legislativo 502/92, prevede che “La nomina a direttore generale, amministrativo e sanitario determina per i lavoratori dipendenti il collocamento in aspettativa senza assegni e il diritto al mantenimento del posto”.
Fin qui nulla da eccepire se non per il fatto che tale revoca sembra proprio che sia servita a salvaguardare il futuro lavorativo di Zerzer, che in caso di decadenza dal nuovo incarico di direttore dell’ASL AA a causa di tutte le illegittimità evidenziate, comunque si ritroverà con una posizione in seno all’amministrazione provinciale a tempo indeterminato, posizione alla quale ancora non riusciamo a capacitarci come ci sia riuscito ad accedere in sole 24 ore e senza uno straccio di concorso.
Come dire: se Zerzer cadrà, lo farà comunque in piedi.
ACHTUNG! Dobbiamo fare attenzione su un aspetto tutt’altro che trascurabile, perché se fosse verificato che Zerzer non ha chiesto l’aspettativa dalla Provincia, saremmo in netta violazione dell’art. 3bis, comma 10, del Decreto Legislativo 502/92, che prevede che “La carica di direttore generale è incompatibile con la sussistenza di altro rapporto di lavoro, dipendente o autonomo”.
Ora, se permettete, cerco di recuperare il mio spaventatissimo Pegasus, non vorrei che incontrasse nuovamente il “Mostro di Zerzerstein”!
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