Un suicidio a settimana e da uno a tre tentativi di togliersi la vita ogni giorno: sono questi i dati per l’Alto Adige forniti dalla Rete altoatesina di prevenzione del suicidio nel corso di un convegno specialistico tenutosi ieri (10 settembre) presso la sede di Bressanone della Libera Università di Bolzano.

Un record negativo che è stato reso pubblico proprio in occasione della giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, per sensibilizzare l’opinione pubblica e sviluppare ulteriormente le cosiddette misure di “pronto soccorso per l’anima” che verranno applicate in futuro con l’ausilio della ricerca scientifica e di un apposito piano organizzativo.

Tra i soggetti più a rischio ci sono quelli appartenenti alle categorie più fragili come disoccupati, vedovi e divorziati ma anche malati terminali, i depressi e i tossicodipendenti.

La Rete di prevenzione del suicidio è nata due anni fa, con l’obiettivo di ridurne il tasso e i tentativi in Alto Adige. Con il nuovo sito internet  (anche www.suizid-praevention.it) e un dépliant che offre aiuto e informazioni utili, si cerca di arginare un fenomeno che in provincia di Bolzano non accenna a diminuire, ma anzi tende ad aumentare anche tra i giovani.

Una realtà coordinata dalla Caritas di Bolzano-Bressanone, Eaad–Eos Cooperativa, dal Forum Prevenzione, Telefono Amico, da rappresentanti dei servizi psichiatrici e psicologici, del Supporto umano nell’emergenza, della Libera Università di Bolzano e della Direzione Istruzione e formazione tedesca e italiana.

Raccoglie inoltre più di 20 partner pubblici e del terzo settore.

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