Italia & Estero
Il falso mito della pace giusta: una scusa per continuare a combattere

Si legge da varie parti pace sì, ma giusta. Sarebbe bello capire cosa sia la pace giusta nella storia e quale sia quella presunta giusta per la guerra in Ucraina.
Partiamo dall’ inizio: qualcuno ha mai visto una pace giusta?
Non esiste. Chi vince impone la pace. Alla fine della prima guerra mondiale i vincitori imposero la loro pace giusta, piena di ingiustizie (dalla fondazione della Jugoslavia alle eccessive punizioni alla Germania ecc). Alla fine della seconda ci fu la pace giusta dei vincitori: i comunisti si presero mezza Europa, perché erano dalla parte “giusta”. Chi parla di pace giusta non ha capito nulla della guerra: chi vince decide!
L’ unica pace “giusta” è quella che si fa con i compromessi e gli accordi: è “giusta” nella misura in cui limita i morti e i danni, scongiura il peggio. Immaginate se fra marito e moglie uno dicesse: pace sì, ma giusta. Significherebbe che non vuole archiviare la discussione, ma protrarla.
Arriviamo all’ oggi. Pace giusta in Ucraina cosa significa? Che l’ Ucraina deve riavere Crimea e Donbass? Anzitutto è da vedere se due luoghi abitati in maggioranza da russofoni debbano davvero, per giustizia, finire sotto governi ucraini che hanno dimostrato più volte il loro ottuso nazionalismo.
Ma soprattutto: qualcuno crede davvero che attraverso una trattativa diplomatica si possa togliere al vincitore ciò che ha guadagnato con le armi? Credo nessuno sia tanto stupido.
Dunque parlare di pace giusta, intendendo con questa espressione il ritorno di Crimea e Donbass a Kiev, significa parlare di prosecuzione della guerra. Chi vuole questa mitologica pace giusta dice: avanti con la guerra, sino alla vittoria. Solo la vittoria permette infatti di imporre la pace ritenuta giusta
È dunque, tecnicamente parlando, un idiota duplice. Primo perché ragiona senza tenere conto della realtà sul campo di battaglia. Secondo perché dopo tre anni che si combatte in nome della pace giusta e che in nome di essa si rifiuta ogni trattativa turca, vaticana, israeliana ecc, non ha ancora capito che continuare la guerra significa solo: aumentare i morti ucraini e russi, devastare ulteriormente l’ Ucraina, assistere ad ulteriori avanzamenti dell’ esercito russo, magari in territori ucrainofoni, regalare altre terre e terre rare agli europei, agli inglesi e agli americani.
L’ Ucraina ha un solo bisogno: la pace quanto prima. Se Zelensky avesse accettato prima l’ Ucraina avrebbe avuto meno morti, più territorio, e meno razzie da parte dei presunti alleati delle ricchezze ucraina.
Era evidente dal primo giorno tranne ai folli guerrafondai che urlavano: siamo la Nato, vincere e vinceremo. Senza contare che protrarre la guerra in nome di ciò che è irraggiungibile potrebbe scatenare la Terza Guerra Mondiale ( oggi, grazie a Trump, più improbabile)
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