Alto Adige
Il Colonnello Marco Lunardi si congeda dall’Arma dei Carabinieri
Dopo 40 anni di onorato servizio, il Colonnello Marco Lunardi, autentica memoria storica dell’Arma dei Carabinieri in Alto Adige, si è congedato dal servizio attivo. Una carriera straordinaria che ha visto Lunardi attraversare ogni grado e ruolo all’interno dell’Arma, partendo come semplice Carabiniere presso il valico di frontiera di Prato alla Drava, fino a ricoprire l’incarico di Capo Ufficio Comando del Comando Provinciale di Bolzano.
Un Percorso di Crescita e Dedizione
Arruolatosi nel 1987, Lunardi ha scalato tutti i gradi della scala gerarchica, passando da Brigadiere a Maresciallo, fino a diventare Ufficiale. Il suo percorso professionale è stato costellato da incarichi di grande responsabilità, soprattutto in Trentino-Alto Adige, dove ha costruito una reputazione di eccezionale investigatore e leader. Tra i suoi incarichi più importanti, spiccano gli otto anni al comando del Nucleo Investigativo di Bolzano e i sette anni alla guida della Compagnia di Bressanone.
Durante la sua carriera, Lunardi ha affrontato in prima linea alcuni dei casi di cronaca più complessi e significativi della provincia, tra cui la cattura del criminale Max Leitner e la disarticolazione di network internazionali di traffico di stupefacenti. Grazie alla sua profonda conoscenza del territorio, ha ideato e implementato piani di controllo e prevenzione che ancora oggi vengono applicati con successo, portando all’arresto di numerosi criminali in flagranza di reato.
Un Leader Rispettato e Un Collaboratore Prezioso
Lunardi non era solo un investigatore di talento, ma anche un abile organizzatore e un leader carismatico. Come Capo Ufficio Comando, ha gestito delicati rapporti inter-istituzionali con enti come il Commissariato del Governo e l’Agenzia del Demanio, contribuendo a importanti iniziative di ammodernamento delle caserme dei Carabinieri in provincia. La sua propensione al dialogo e il suo approccio pragmatico hanno garantito un’efficace collaborazione fra le diverse istituzioni, assicurando un coordinamento ottimale delle forze di polizia sul territorio.
In riconoscimento dei suoi meriti, il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Una cerimonia pubblica in Piazza Walther a Bolzano ha celebrato questo importante riconoscimento, davanti alla cittadinanza che Lunardi ha servito con dedizione per decenni.
Riconoscimenti e Stima da Parte di Tutta la Comunità
Le parole di elogio non si sono fatte attendere. Il Comandante della Legione Carabinieri Trentino Alto-Adige ha elogiato le “brillanti capacità e le eccelse doti professionali” di Lunardi, definendolo un “punto di riferimento sicuro per tutti i militari”. Il Colonnello Raffaele Rivola, Comandante Provinciale dei Carabinieri, ha espresso commosso riconoscimento: “Il Colonnello Lunardi è un modello da seguire per tutti. In 40 anni di carriera ha sempre operato con encomiabile saggezza, alto senso del dovere e sincero attaccamento alla comunità sudtirolese. Grazie a lui, siamo sempre stati un passo avanti rispetto alle minacce, prevedendole e prevenendole.”
Anche le istituzioni locali hanno voluto rendere omaggio al Colonnello Lunardi. Il Distretto dei Vigili del Fuoco Volontari della Valle Isarco, con cui Lunardi ha collaborato strettamente, ha organizzato un evento in suo onore. Albert Tauber, Presidente del Distretto, ha sottolineato come la collaborazione tra Vigili del Fuoco e Carabinieri sia stata frutto del lavoro instancabile di Lunardi, ringraziandolo per aver sempre intuito l’importanza di questa sinergia al servizio della comunità.
Un Esempio di Servizio e Dedizione
Con il suo congedo, l’Arma dei Carabinieri in Alto Adige perde una delle sue figure più rappresentative. Marco Lunardi lascia un’eredità fatta di professionalità, dedizione e umiltà, qualità che hanno segnato profondamente tutti coloro che hanno avuto l’onore di lavorare al suo fianco.
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