Politica
Huber (Pd) definisce gentaglia elettori di destra e centrodestra. Dura replica di CasaPound: “Fuori luogo il diktat del buonismo imperante”
“Voglio dirvi a chi non chiedo il voto“.
Comincia con queste parole il post che il segretario provinciale del Partito Democratico Alessandro Huber ha pubblicato oggi (23 luglio) tramite il suo profilo social rivolgendosi, udite udite, non al suo elettorato di centrosinistra bensì direttamente e con qual certo poco rispetto democratico, nella sostanza proprio agli elettori della destra e del centrodestra cittadino. Più in generale, a chi non la pensa come sua maestà, il PD.
Non lo dice apertamente, ma lo fa intendere. Fatto sta che, dalla destra al centrodestra più moderato e date le tematiche toccate, l’elettorato in questione e i suoi rappresentanti si sono sentiti attaccati. Nonché offesi. Huber afferma invero con una certa supponenza, di non volere il voto di chi dipinge Bolzano come ‘l’inferno in terra’, di non volere il voto di chi ‘semina odio anche contro i migranti e non ha proposte serie’ .
“No a chi fa politica mentendo e sapendo di mentire”, afferma. “Vergonatevi a parlare male di questa città danneggiando il turismo”, afferma. “A tutta questa gente, direi a questa GENTAGLIA, il voto NON lo chiedo”, ribadisce.
Affermazioni accompagnate a molte altre ritenute offensive dai tantissimi che nel pomeriggio hanno avuto occasione di imbattersi nella sua pubblica dichiarazione su Facebook. Ed è scoppiata la polemica. Dopo le diverse proteste in forma di commento espresse sotto il post in questione, sulla vicenda intervengono duramente anche gli esponenti di CasaPound, in primis il consigliere Sandro Trigolo e il consigliere e coordinatore regionale Bonazza i quali con eleganza dialogica esprimono un’altrettanta democraticamente garantita opinione.
“Credo che Huber si trovi a vivere in una dimensione del tutto parallela a quella della città e della sua realtà – dice Trigolo – . Una dimensione che non tiene conto della Bolzano che vive la quotidianità dei quartieri, quella vera, dove chi fa politica vera vive drammi, difficoltà e ingiustizie che emergono dal territorio al fianco di chi li subisce.
Lo dico non solo da politico appartenente a un movimento ormai conosciuto negli anni nel capoluogo e in Alto Adige per essere umanamente e nella pratica davvero al fianco dei bolzanini e non solo, ma anche prima da ragazzo e da uomo cresciuto in un quartiere popolare come Don Bosco. Chi cresce nelle difficoltà ma nel rispetto umano, è in grado di dare rispetto umano e istituzionale a coloro ai quali promette una degna rappresentanza.
Le esternazioni inaccettabili del segretario provinciale del Pd offendono il buon senso comune dei cittadini che ogni giorno vivono sulla loro pelle la verità di una città che sotto l’amministrazione poco attenta, per non dire superficiale di questa giunta di centrosinistra, sta pagando un prezzo troppo alto.
Qual è questa verità? Quella di un degrado che avanza e che rimane in precario equilibrio solo grazie agli sforzi quotidiani di chi davvero tutti i giorni ha il coraggio di riconoscere il problema e la volontà concreta di metterci mano. A ciò si aggiunge il senso civico, nonché la resilienza di molti bolzanini ormai esausti e logorati da certe situazioni“.
Non meno incisivo e altrettanto severo il commento del coordinatore regionale e consigliere comunale della tartaruga frecciata, Andrea Bonazza che in una nota fa sapere:
“Ancora una volta il PD, per bocca del suo segretario provinciale Alessandro Huber (sostenuto dal consigliere provinciale Repetto), si dimostra in tutto il suo controsenso di Partito “DEMOCRATICO”…
Chiunque non accetta i diktat o, più semplicemente, ha opinioni diverse dal totalitarismo del centrosinistra in termini di immigrazione e decoro, scopriamo oggi essere ‘gentaglia’.
Beh, caro Alessandro, da reietto dei quartieri popolari io con questa gentaglia ci sono cresciuto e ne vado fiero. Voi invece continuate pure a tollerare l’intollerabile in nome di un buonismo cieco e privo di amor patrio e giustizia“.
Del ‘come consegnare la città alla concorrenza’ non ne parleremo poi così tanto. Gaffe politica o autogol pre elettorale? Chiamatelo come volete. Certo la boutade pomeridiana del segretario piddino è destinata in questo caso, a giudicare anche dai commenti di molti bolzanini, a diventare un vero boomerang politico.
Chapeau dunque al segretario Huber, nonché capogruppo in consiglio comunale, che rigettando i voti della ‘gentaglia’ del centrodestra cittadino (diniego certo non richiesto né desiderato, ma lo supponiamo solo noi ndr) forse è destinato questa volta a far fare un passo indietro anche a molti dei suoi (ancora troppo pochi) elettori di area.
(e.c.)
Sotto, il post di Huber così come pubblicato oggi sul suo profilo Facebook
Sotto il simbolo di CasaPound
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