Italia ed estero
Governo alle armi, gli attacchi sul MES e un possibile accordo sul patto di stabilità

La premier: “Il focus per l’Italia è sugli investimenti e su un approccio pragmatico“. Riguardo al Mes: “Si tratta di un dibattito ideologico“.
“Spiragli”, afferma Giorgia Meloni durante la presentazione a Roma, con collegamento a Palazzo Chigi. “Spiragli verso una soluzione del Patto di Stabilità“. Si fa riferimento al Patto di stabilità, considerato dalla maggioranza come “contrappeso” per il via libera al MES, il meccanismo europeo creato nel 2012 per sostenere i paesi membri in difficoltà. Tutti i paesi, ad eccezione dell’Italia, lo hanno ratificato. Meloni si interroga: “Forse è il caso di chiedersi perché, in un periodo in cui affrontiamo sfide eccezionali, nessuno abbia intenzione di attivarlo. Questo dovrebbe essere oggetto di un dibattito. Un governo responsabile tiene conto del contesto“.
“Contesto“, perché il dibattito sul MES è fortemente ideologico e caratteristico dell’Italia. La questione principale riguarda il messaggio che si invierebbe al resto del mondo una volta attivato il MES. “In sostanza, stiamo parlando di strumenti, non di totem ideologici. Ci muoveremo quando tutto sarà chiaro“.
Segue un attacco: “Coloro che sono stati al governo per quattro anni, se il MES era così cruciale, perché non lo hanno ratificato prontamente?”. Un attacco piuttosto tagliente e la quasi certezza che, a questo punto, la ratifica del MES slitterà, allontanandosi dalla data del 14 dicembre (prevista in agenda alla Camera).
La Lega, inoltre, aveva già annunciato che il 14 dicembre non si discuterà del MES. La parola d’ordine della maggioranza è ora “deroga”, poiché “ci sono questioni più urgenti” (così afferma il ministro Giorgetti e il leader di Forza Italia e ministro degli esteri, Tajani).
Tuttavia, poiché “Il MES – sostiene Meloni – evidenzia la strumentalizzazione di certe posizioni“, la polemica è destinata a riaccendersi. Meloni commenta: “Trovo sorprendente la dichiarazione di Schlein. Dice che non possiamo trattenere l’Europa. Forse non è al corrente dell’esistenza del MES; chiunque lo voglia attivare può farlo”. Risponde Elly Schlein dal Nazareno: “Questo è il gioco delle tre carte”. Spiega che la discussione non verte sull’attivazione del MES, ma sulla ratifica del trattato che lo modifica. Ventisei paesi su ventisette hanno già ratificato le modifiche. L’Italia è l’unico paese rimasto. “Governo significa assumersi responsabilità“, conclude Schlein.
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