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Italia ed estero

Giustizia, Tajani chiarisce: “Avanti con la separazione delle carriere, era il sogno di Berlusconi”

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Interessante l’ultima intervista del viceministro e ministro degli Esteri di Forza ItaliaAntonio Tajani che al Messaggero chiarisce di escludere categoricamente l’intenzione di colpire l’autonomia della Magistratura. “E ‘uno dei pilastri storici del nostro programma fin dal 1994 ed era un sogno, irrealizzato di Silvio Berlusconi”.

La misura, con la riforma della giustizia secondo Tajani, punta alla separazione delle carriere tra giudici e Pm. E sulle polemiche dichiara: “Non vedo alcun attacco contro i magistrati“, spiega.

Chiaramente il tema infiamma la politica, anche dopo la reazione da parte dell’Associazione Nazionale Magistrati: “Noi difendiamo la Costituzione, magistrati delegittimati da governo e ministero“.
Tajani risponde: “Andremo avanti con la riforma della Giustizia che è un preciso impegno preso di fronte agli elettori”. “Il ministro Nordio è un magistrato, è evidente che nessuno cerca vendette contro i magistrati. Le riforme possono piacere o meno, per noi è importante distinguere i ruoli costituzionali. Il Parlamento fa le leggi, i magistrati le applicano“.






Nella stessa intervista, Tajani parla anche degli ultimi casi nell’ambiente politico. Per quanto riguarda la Santanchè la vicenda sarebbe da considerare chiusa: “E’ una questione di principio, non si è colpevoli fino la terzo grado di giudizio”. Infine, sull’inchiesta che tocca il figlio di Ignazio la Russa, il ministro si limita a commentare: “Non ho elementi per commentare”.

 



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