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Alto Adige

Giunta: approvato il Piano triennale per la prevenzione della violenza

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Nel 2021, 586 donne vittime di violenza hanno usufruito della consulenza dei servizi Casa delle donne, 104 donne e 147 minori hanno trovato accoglienza nelle case rifugio o negli alloggi protetti.

Con la legge provinciale sulla prevenzione della violenza (LP 13/2022), la Provincia di Bolzano ha ampliato ulteriormente le misure di protezione delle vittime e di prevenzione per gli autori. Oggi (24 gennaio) la Giunta provinciale ha approvato il Piano provinciale triennale di azioni e misure. L’assessora alle politiche sociali, Waltraud Deeg, ha presentato la delibera affermandoLa violenza ha molte forme, questa violenza è una violazione dei diritti umani, della dignità delle donne, della loro libertà e sicurezza individuale”.

Per il presidente Arno Kompatscher è importante anche ampliare le misure esistenti: “Purtroppo il tema è molto attuale, anche qui in Alto Adige“, ha aggiunto il governatore. L’obiettivo comune, ha detto l’assessora Deeg, è chel’Alto Adige diventi un luogo in cui le donne si sentano sicure, in cui i bambini e i giovani possano crescere in modo sicuro e protetto“.

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Il Piano triennale è stato elaborato dal Tavolo di coordinamento permanente, istituito nel maggio 2022, a cui partecipano rappresentanti dell’Ufficio per la Tutela dei minori e l’inclusione sociale, del servizio Casa delle donne, della Consulta provinciale per le Pari opportunità e del Servizio donna, dell’Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza e dei Servizi sociali.

La protezione delle vittime sarà ampliata

Il Piano triennale prevede diverse misure da affrontare e attuare nei prossimi anni fino al 2025. Tra queste, l’ampliamento del servizio Casa delle donne nei Comprensori della provincia dove ancora non è presente un centro antiviolenza. Inoltre, è necessario formalizzare la rete tra questi servizi e in altre aree. Attraverso la formazione e l’aggiornamento, dovrebbe essere possibile, ad esempio, sensibilizzare gli operatori dei Servizi sanitari e sociali, ma anche gli avvocati, in modo che possano riconoscere tempestivamente la violenza in qualsiasi forma così da indirizzare le vittime ai servizi specializzati.

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Le linee guida per la protezione dei minori sono importanti anche perché molti bambini e giovani si trovano in situazioni di violenza. Dobbiamo e vogliamo proteggerli meglio“, sottolinea l’assessora Deeg. Una nuova misura stabilita dalla legge provinciale sulla prevenzione della violenza è l’introduzione di una prestazione economica di sostegno. Questo contributo di solidarietà è finalizzato a garantire assistenza legale alle donne vittime di violenza e abusi. È previsto che questo contributo rientri tra le prestazioni di assistenza economica sociale, i cui criteri verranno elaborati e adottati entro quest’anno, in modo che il contributo possa essere richiesto dall’inizio del 2024.

Promozione per la prevenzione della violenza

Allo scopo di prevenire la violenza il Piano triennale prevede anche misure rivolte agli autori. Sottoscrivendo il “Protocollo Zeus” con la Questura di Bolzano la Provincia sostiene un percorso psico-sociale rivolto agli autori di violenza al fine di incoraggiare l’adozione di comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali.

Il protocollo è già applicato in 36 province italiane e lo scopo è che gli uomini che vengono ammoniti dalla Questura per stalking o violenza domestica partecipano a un training antiviolenza come misura preventiva. È previsto anche un progetto specifico per il sostegno alla genitorialità rivolto ai padri autori di violenza domestica.

In questo progetto, i padri che sono stati violenti nei confronti delle madri attraverso una consulenza strutturale e professionale saranno aiutati a riconoscere la loro cattiva condotta ed a recuperare o rafforzare il loro senso di responsabilità genitoriale, relativamente al rapporto con i figli e figlie vittime di violenza assistita.

L’attuazione di questo progetto sarà elaborata da un gruppo di lavoro entro il 2025. Nel contempo si lavora sulle attività di sensibilizzazione e prevenzione il Servizio donna convoca a tal fine una riunione interdipartimentale almeno due volte l’anno.

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