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Giù le mani dai Prefetti. Nicolini (M5S): “L’Alto Adige non diventi uno Stato di Polizia”

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I proclami elettorali hanno stancato la gente e quando allo logica si sovrappone il mero ritorno elettorale di facciata, legato a slogan e sparate fuori da ogni logica, si è arrivati all’ultimo stadio della politica“, esordisce il consigliere provinciale Diego Nicolini in relazione all’ormai discussa e ridiscussa questione dell’abolizione del commissariato del governo in Alto Adige.

Quando ero alle dipendenze della Polizia di Stato ho lavorato a lungo proprio nel Commissariato di Governo della Provincia di Bolzano, anello fondamentale nella governance multi-level che, partendo dai cittadini, arriva fino alle amministrazioni centrali e garantisce che i diritti di tutti siano tutelati, che i poteri dello Stato siano equilibrati e che la vita di tutti noi possa avvenire in un pieno Stato di diritto“, continua Nicolini.

Si parla genericamente di spostare le funzioni del commissariato in capo ai Comuni o in capo alla Provincia. Siamo certi che le funzioni di Prefetto attribuite al commissario non siano discutibili. Immaginate il Landeshauptman capo della Polizia di Stato? Vogliamo forse che l’Alto Adige diventi uno Stato di polizia sotto il controllo della politica locale?






Ma la questione che più stride è quella legata al personale. Tutto il personale dell’Amministrazione statale, in Alto Adige, è gestito dal Commissario del Governo con la sola eccezione della carriera prefettizia dell’Amministrazione civile dell’Interno, degli appartenenti alle forze dell’ordine e del personale del Ministero della Difesa.

Vogliamo affidare ad un’Amministrazione provinciale incapace di rivedere in maniera corretta i salari dei propri dipendenti anche tutti gli altri lavoratori alle dipendenze della collettività?.

Io ed il MoVimento siamo gli strenui ed ultimi difensori dell’Autonomia come baluardo democratico contro le barbarie che questa Giunta vuole perpetrare a danno dei cittadini, Giunta che si erge a difensore dell’Autonomia delle poltrone e dei partiti e non a quella della nostra Provincia e dei suoi cittadini di madrelingua tedesca ed italiana“, conclude il consigliere pentastellato.

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