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Bolzano

Gino Pasqualotto, le immagini commoventi della camera ardente e il saluto di un’intera città

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Sono immagini di una dolcezza commovente quelle che ci arrivano questa mattina dal Palaonda di Bolzano all’interno del quale, dalle 10, è stata allestita la camera ardente per il campione dei campioni.

Gino Pasqualotto per l’ultima volta li, nel tempio più recente dell’Hockey cittadino, quel tempio che ha accolto più vittorie che sconfitte, onori di una grande squadra e oggi il dolore di un’intera città che in un silenzio quasi irreale porta il suo omaggio al grande giocatore.

In piedi ad accogliere il feretro e a rimanere vicino ad esso per quasi tutta la mattinata il sindaco Renzo Caramaschi con la fascia tricolore.

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In silenzio poi, una lunga fila di persone presenti già prima dell’orario prefissato per l’apertura. Ognuno con il suo personale ricordo per colui che ha costruito la memoria sportiva del capoluogo.

Dentro la struttura oggi un senso di vuoto incolmabile e quel silenzio interrotto solamente dall’animarsi di un maxischermo che fino alle 17.30 riprodurrà senza sosta le immagini indimenticabili di quel 24 febbraio del 2018, quando l’HC Bolzano, in occasione dell’85mo anniversario della Società,  ritirò la maglia “33”, la sua, e la consegnò alla storia.

Ma è lui oggi a dare l’ultimo saluto alla sua Bolzano, in quello stesso luogo dove, prima di andarsene, ha realizzato il suo sogno di vedere proprio la sua #33 appesa al soffitto del Palaonda. Per sempre.

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Risuonano ancora la gloria e la nostalgia di quei 10 scudetti con l’Alpenliga in biancorosso, il primo a 17 anni dopo aver esordito con la squadra a soli 15 anni. E ancora le Olimpiadi, i Mondiali, la Coppa Campioni“.

Pasqualotto non era solo il simbolo dell’Hockey a Bolzano e nel resto d’Italia, ma la forza e l’orgoglio di un’intera città che oggi piange il suo fuoriclasse.

Avevamo Bob Manno, Topatic, Delfino e gli altri – è stato detto – ma Gino era bolzanino. Un bolzanino doc, vero. Un campione dal sapore naturale, brillante. Lui ha reso grande l’Hockey cittadino”.

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