Giallo internazionale tra Madrid, Miami e Vicenza: scomparsa di un’ereditiera

Un intreccio investigativo di portata internazionale unisce Madrid, Miami e il piccolo comune di Cogollo del Cengio, in provincia di Vicenza. La squadra mobile di Vicenza, la polizia scientifica, investigatori madrileni e l’FBI sono coinvolti in un’indagine riguardante la scomparsa di Ana Maria Henao Knezevich, 40 anni, ereditiera colombiana residente negli Stati Uniti.

Questa mattina, su ordinanza del sindaco, è stata chiusa una strada bianca immersa nella boscaglia lungo il vecchio tracciato del Costo, che collega la pianura berica all’Altopiano di Asiago. L’area è oggetto di una vasta ricerca, con l’impiego di cani molecolari e una ruspa, per ritrovare i resti della donna, scomparsa dal 2 febbraio a Madrid.

Le indagini si concentrano su David Knezevich, marito di Ana Maria, arrestato a Miami al suo arrivo da Belgrado. Accusato di sequestro di persona, è comparso il 10 giugno davanti al giudice in Florida. Knezevich, naturalizzato americano e originario della Serbia, è sospettato di aver fornito indicazioni precise per localizzare la moglie in un’area boschiva a Cogollo del Cengio.

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Nonostante le ricerche condotte dal vicequestore Lorenzo Orestesi e la collaborazione internazionale, non è ancora emerso alcun indizio. Le operazioni riprenderanno domani, in un terreno difficile da perlustrare.

Il movente economico appare centrale: la coppia, attiva nel settore degli affitti turistici e dell’informatica, aveva accumulato un patrimonio considerevole. Ana Maria reclamava il 50% dei beni, il che avrebbe spinto Knezevich al crimine, secondo gli inquirenti spagnoli.

Le telecamere di sicurezza a Madrid avrebbero ripreso Knezevich mentre entrava con un casco in un edificio e ne usciva con una valigia sospetta. Tuttavia, l’accusato nega di essere stato nella capitale spagnola.

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Gli investigatori hanno ricostruito i movimenti di Knezevich, che avrebbe lasciato Belgrado il 30 gennaio per farvi ritorno il 5 febbraio, attraversando la frontiera con la Croazia, senza escludere un possibile transito in Italia. Le indagini continuano, mentre l’ombra del mistero si infittisce.