Politica
Galateo: «Corsi abilitanti per docenti finalmente al via. Nessun progetto gender nelle scuole. Il modello scolastico di FDI»

Anche i docenti italiani potranno avere la loro abilitazione. Lo confermano l’assessore Vettorato ed il sovrintendente Gullotta in risposta ad una domanda del consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Marco Galateo.
Il protocollo della rete Ready (lgbt) a quanto pare non viene applicato di fatto nel mondo della scuola. Il modello scuola in Alto Adige per Fdi deve mantenere le tre intendenze scolastiche separate per garantire posti di lavoro e garantire l’identità delle minoranze tedesche e ladine, ma rafforzare l’insegnamento della L2 e della lingua straniera per istruire una nuova generazione capace di capire e parlare liberamente italiano, tedesco e inglese e poter essere competitivi nel mondo del lavoro in un ambito anche internazionale.
No alla scuola materna di 11 mesi all’anno, ma rafforzare la collaborazione con le associazioni e cooperative durante tutto l’anno.
Entro settembre di questo anno il governo dovrebbe emanare un DPCM specifico per prevedere 60 cfu come previsto dalla norma nazionale e questo comporterà l’abilitazione, dopo un percorso della durata di due anni, per i docenti italiani in attesa di stabilizzazione. L’Università di Bolzano ha già dato il suo benestare.
Nel mondo tedesco l’abilitazione esiste già, dalla recente riforma provinciale, e consente proprio la stabilizzazione del ruolo, consentendo ad esempio al docente abilitato, di trasferirsi in un istituto di tutta Italia. Non è lo stesso per i docenti della scuola italiana.
“Faremo il possibile per vigilare che i tempi siano i più stretti possibili” dice Galateo in una nota. “Resta la domanda sul perché non si sia attivato prima e non si capisce perché l’Università di Bolzano non abbia finora concesso il parere positivo solo per i docenti italiani. Sembra però che grazie al governo Meloni si potrà porre fine finalmente ad un annoso problema che discriminava i docenti in base alla loro madrelingua“.
L’assessore Vettorato ha infatti confermato in commissione che dalla Lub è arrivata la risposta sui tempi lunghi e costi alti per predisporre i percorsi abilitanti per i docenti italiani, ma che si faranno.
Sempre durante la I commissione legislativa del consiglio provinciale, a domanda specifica di Galateo su quali siano i progetti finanziati dalle sovrintendenze scolastiche in ottemperanza del protocollo Ready, si apprende che nessun finanziamento o patrocinio sia stato dato dalla ripartizione scuola e cultura italiana.
Il consigliere di Fdi ha però letto una circolare che l’associazione Centaurus aveva inviato ai dirigenti scolastici per chiedere l’adesione ad un progetto chiamato Young Queer Generation nel 2021 e che veniva indicato come finanziato “dall’Ufficio Cultura della Provincia Autonoma di Bolzano”.
Anche l’assessore Achammer conferma che dall’Ufficio cultura e scuola di lingua tedesca non è stato finanziato nessun progetto di questo tipo, né tantomeno altri progetti legati alla rete Ready. Si fa finalmente chiarezza quindi su una questione partita nel 2021 con una lettera di Centaurus inviata a dirigenti scolastici italiani per chiedere di aderire al progetto che veicolerebbe l’ideologia gender nelle scuole.
In breve, secondo questo progetto, nelle scuole secondarie di primo e secondo grado di lingua italiana, Centaurus invia con la metodologia del peer learning coetanei dei giovani allievi, accompagnati da un non meglio precisato “tutor” (che però non interferisce tra i coetanei), a raccontare la loro esperienza sull’identità sessuale lgbt e sull’omofobia.
Nessun personale scientifico quindi, nessun medico ad esempio, ma coetanei, non si sa nemmeno se fossero almeno maggiorenni. Ma anche nessun riferimento alle principali forme di discriminazione tra giovani a scuola.
Infatti il 17 febbraio è la giornata nazionale contro il bullismo e cyberbullismo in Italia e secondo il rapporto Unesco “Behind the numbers: ending school violence and bullying” aspetto fisico, razza e colore della pelle sarebbero i principali pretesti di discriminazione. Centaurus ha evidentemente dichiarato il falso, appurato che nessuna delle sovrintendenze abbiano finanziato questo progetto, come invece era scritto nella lettera firmata dall’associazione legata ad Arcigay.
Più in generale, la posizione di Fratelli d’Italia sulla scuola altoatesina è stata valutata all’interno del partito, dopo settimane di lavoro nel gruppo scuola del partito, che comprende docenti, genitori e studenti. Verrà quindi proposta ai partner di coalizione per valutare di inserirla nel programma elettorale comune.
Questa la formula: tre intendenze scolastiche separate, per mantenere i posti di lavoro degli insegnanti attualmente in organico e per garantire alle minoranze linguistiche tedesca e ladina di proteggere la propria identità. Favorire i progetti di insegnamento della seconda lingua e della lingua straniera. No alla scuola materna per undici mesi, perché bambini e docenti devono staccare per rendere meglio durante l’anno scolastico.
Secondo il consigliere provinciale Galateo “Bisogna invece avviare un percorso di collaborazione con associazioni e cooperative che offrono servizi culturali o ludici diversi e molto apprezzati dalle famiglie. Oggi questi progetti ricevono oggi una delega totale da parte dell’amministrazione pubblica, dopo la fine dell’anno scolastico e invece andrebbero coinvolti per creare una vera e propria collaborazione sinergica ma tutto l’anno”.
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