Alto Adige
Firmato il contratto collettivo intercompartimentale 2019-21

Con due firme, venerdì 26 maggio sono stati compiuti due passi decisivi per il contratto collettivo intercompartimentale (CCI) nella Pubblica amministrazione: in primo luogo, l’Agenzia provinciale per le relazioni sindacali e le rappresentanze sindacali ha firmato il contratto definitivo per il periodo 2019-2021. Tutte le organizzazioni sindacali, tranne una, hanno firmato. Insieme rappresentano l’85% degli iscritti.
Questa conclusione apre ora la strada all’inizio ufficiale dei negoziati per il periodo 2022-2024. Allo stesso tempo, il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha firmato anche una dichiarazione d’impegno con la quale la Giunta provinciale s’impegna a fornire i fondi aggiuntivi richiesti nella sua proposta legislativa per l’assestamento di bilancio.
Il presidente Kompatscher ha parlato di “una buona notizia per la Provincia di Bolzano”: tutti i soggetti coinvolti si sono recentemente impegnati in modo intenso e costruttivo per raggiungere il risultato. “Allo stesso tempo, siamo consapevoli che questo non soddisfa tutte le esigenze, soprattutto non copre per intero l’inflazione. Pertanto, è importante avviare subito i negoziati per il periodo 2022-2024. In questo modo, possiamo inviare un messaggio ai circa 32.500 dipendenti delle amministrazioni pubbliche che riconosciamo i loro risultati, sia retrospettivamente che in vista dei prossimi negoziati“.
Periodo 2019-2021: nuovo modello salariale
Il CCI per il triennio 2019-2021 era stato precedentemente negoziato in due contratti parziali. Tuttavia, per la conclusione mancava ancora la regolamentazione della nuova curva salariale. Esso contiene un nuovo modello salariale che si applica a tutti i dipendenti che saranno assunti dal 1° gennaio 2024. Gli attuali stipendi iniziali saranno aumentati di circa il 10%. La nuova curva salariale successiva sarà invece più piatta in termini di neutralità dei costi e prevede solo quattro aumenti degli stipendi iniziali: dopo 5 anni di servizio del 4 percento, un altro 3 percento ciascuno dopo 12 e 21 anni e un altro 5 percento dopo 28 anni di servizio. “L’obiettivo di questo nuovo modello è rendere la Pubblica amministrazione più attraente come datore di lavoro per i giovani“, dice il direttore generale della Provincia di Bolzano, Alexander Steiner.
Adeguamento salariale previsto con tre strumenti
Con la dichiarazione di impegno, il presidente Kompatscher assicura al contempo il quadro finanziario per le trattative che stanno iniziando per il periodo 2022-2024. Questa salvaguardia è necessaria ora, poiché già martedì prossimo la Giunta provinciale deciderà sul disegno di legge per l’assestamento di bilancio, che sarà poi trasmesso al Consiglio provinciale.
L’importo sarà utilizzato per un ulteriore adeguamento degli stipendi per attutire l’inflazione. I dettagli devono essere definiti nelle trattative per il primo contratto parziale del nuovo CCI. Complessivamente, la Provincia prevede un onere aggiuntivo sul bilancio provinciale di 270-280 milioni di euro.
Non appena questi saranno determinati, i dipendenti della pubblica amministrazione saranno compensati con tre strumenti: in primo luogo, sotto forma di arretrati retroattivi per il periodo 2019-2021 e per gli anni successivi 2022 e 2023; in secondo luogo, è previsto un pagamento in acconto per l’inflazione 2022-2024; in terzo luogo, a partire dalla validità di questo primo accordo parziale, anche gli stipendi stessi saranno strutturalmente aumentati con effetto dall’1.1.2023 – in altre parole, i dipendenti riceveranno una retribuzione maggiore ogni mese.
Il contratto collettivo intercompartimentale si applica a circa 32.500 dipendenti del servizio pubblico – dall’Amministrazione provinciale all’Azienda Sanitaria e ai Comuni, alle Comunità comprensoriali e all’Istituto per l’edilizia abitativa.
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