Alto Adige
Fermati e denunciati 3 pericolosi pregiudicati: l’attività di prevenzione generale della polizia
Una specifica operazione di prevenzione generale condotta dalla polizia e connessa ad una complessa attività di verifica e monitoraggio degli stranieri non in regola con le norme sull’immigrazione, sono stati individuati tre pericolosi pregiudicati. Nei loro confronti, il Questore Paolo Sartori ha emesso altrettanti Decreti di Espulsione, con contestuali Ordini di Trattenimento nei Centri per i Rimpatri (C.P.R.) di Roma “Ponte Galeria” e di Gradisca d’Isonzo (Gorizia). Si tratta di attività di prevenzione di grande rilevanza, a contrasto dell’immigrazione clandestina sul territorio provinciale.
Il primo è un cittadino è un iracheno di 23 anni, giunto in Italia ancora minorenne, da subito si era reso protagonista di numerose e gravi azioni delittuose: nel 2016 è stato denunciato per minaccia aggravata e continuata, tramite whatsapp, nei confronti di un coetaneo frequentante lo stesso Istituto scolastico. Nello stesso periodo è stato denunciato perché in possesso di tre coltelli multiuso nascosti nello zaino. Una denuncia per lesioni personali su uno studente di una Scuola Media di Bolzano. Atto filmato dalla Baby Gang di cui era leader e postato su varie chat di WhatsApp. Denunciato e in seguito condannato, nel 2017, per danneggiamento di una pensilina di un autobus a Bolzano, assieme ad altri membri della propria “Baby Gang”. L’anno dopo è stato denunciato a Merano per furto con strappo di una collana e di una fede ai danni di una anziana. Pluripregiudicato per reati di varia natura e gravità, il giovane delinquente è stato più volte processato e condannato a pene detentive: l’ultimo periodo nella Casa Circondariale di Bolzano fino allo scorso 1 febbraio. Lo scorso 9 maggio, il Questore ha emesso nei suoi confronti la Misura di Prevenzione Personale dell’Avviso Orale e nei giorni scorsi è stato rintracciato da un equipaggio della Polizia di Stato all’interno del Bar “Mon Amour”. Nel tentativo di sottrarsi al controllo della Polizia è fuggito al piano superiore del Bar, dov’è comunque stato raggiunto dagli Agenti e trovato in possesso di sostanze stupefacenti. Dopo il decreto di espulsione è stato scortato al C.P.R. di Gorizia in attesa d’essere quanto prima rimpatriato.
Ieri pomeriggio nei giardini prospicienti alla Stazione Ferroviaria di Bolzano è stato rintracciato un cittadino tunisino ventisettenne irregolare sul territorio nazionale. “Sbarcato” nell’ottobre scorso a Trapani, recentemente era stato arrestato a Bolzano, e quindi scarcerato, per resistenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamento e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Poiché lo scorso febbraio, il soggetto è risultato essere stato destinatario di un Ordine d’llontanamento dal Territorio Nazionale al quale non aveva ottemperato, anche lui è stato espulso e scortato al Centro Permanenza per i Rimpatri di Gorizia, per poter essere rimpatriato nel Paese di origine.
L’ultimo è stato fermato venerdì in Centro Città. Sin dai primi accertamenti effettuati sul posto dagli Agenti è emerso che a carico del trentaduenne cittadino nigeriano, era stata rigetta per ben tre volte la richiesta di Protezione Internazionale da parte della Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Padova e quindi, non aveva più titolo per soggiornare legalmente in Italia. Sbarcato in Sicilia nel 2014, durante la sua lunga permanenza nella penisola, nel 2019 è stato condannato per ricettazione. Nel 2020 è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Bolzano per danneggiamento ed invasione di terreni e nel 2022 per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, incendio doloso e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Intimato ben tre volte ad abbandonare il territorio nazionale e mai ottemperate, anche per lui c’è l’espulsione con Ordine di Trattenimento nel Centro Permanenza per i Rimpatri, ma a “Ponte Galeria” di Roma.
«Cosi come a riguardo delle infiltrazioni da parte della criminalità mafiosa nelle attività economiche della nostra Provincia, allo stesso modo l’attenzione nei confronti della criminalità comune, in particolare di tipo predatorio, nonché dell’immigrazione clandestina e dei reati che ad essa sono collegati, rappresenta per le Forze dell’Ordine una priorità assoluta, proprio perché questi fenomeni delinquenziali si manifestano con componenti delittuose particolarmente odiose, che spesso incidono direttamente sulla tranquillità dei cittadini – ha evidenziato il Questore Sartori –. Pertanto, l’applicazione concreta e sistematica delle Misure di Prevenzione Personali e dei Provvedimenti di allontanamento dal Territorio Nazionale di soggetti devianti ci consente di estirpare dal contesto criminale quei personaggi che delle attività delinquenziali hanno fatto la loro unica fonte di sostegno, oltre che la caratteristica principale del loro sistema di vita, e di evitare che possano radicarsi sul nostro territorio soggetti pregiudicati, spesso privi del necessario Titolo per soggiornare nel nostro Paese, i quali, con i loro comportamenti, destano particolare allarme sociale e compromettono la civile convivenza.»
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